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Caltanissetta, inquinamento discarica contrada Stretto: 4 a processo, anche il sindaco Ruvolo e l’ex Campisi

Redazione

Caltanissetta, inquinamento discarica contrada Stretto: 4 a processo, anche il sindaco Ruvolo e l’ex Campisi

Mer, 28/11/2018 - 18:14

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CALTANISSETTA  – Rinviato a giudizio il sindaco Giovanni Ruvolo, insieme all’ex primo cittadino Michele Campisi, all’ex direttore tecnico dell’Ato Graziano Scontrino ed il direttore tecnico della della discarica Sergio Montagnino; sono chiamati a rispondere per i presunti casi di inquinamento della discarica di contrada Stretto.

Una vicenda che si trascina da oltre 15 anni. Niente processo invece per Salvatore Messana, l’ex presidente dell’Ato ambiente Cl1, Giuseppe Cimino, la liquidatrice dell’Ato, Elisa Ingala, il responsabile dell’area tecnica dell’Ato, Salvatore Rumeo, Gaetano Corvo ed il geologo Michele Panzica.

La discarica è stata in funzione fino al 2002, anno in cui si verificò uno smottamento interno in seguito al quale il prefetto ne ordinò la chiusura. Subito dopo arrivò il primo sequestro preventivo dell’autorità giudiziaria, che aveva aperto un procedimento in materia di illecito smaltimento del percolato. Che veniva raccolto con alcune vasche poste ai piedi del sito, molto ampio per estensione, quindi ripompato sul corpo della discarica, ma non sempre smaltito per tempo. Con la conseguenza di tracimare nell’ambiente esterno, arrivando anche sui corsi d’acqua superficiali. Negli anni, il percolato è stato smaltito anche con autobotti ma secondo i magistrati solo in parte rispetto a quello effettivamente prodotto dalla discarica ormai satura. Secondo l’accusa gli indagati non avrebbero vigilato sulle condizioni della discarica.

Nel 2007, il giudice restituì la discarica al Comune di Caltanissetta fino al 2009, quando passò all’Ato Cl1. Ma nuove fuoriuscite di percolato, soprattutto a seguito di forti precipitazioni, hanno portato a un nuovo sequestro, con l’affidamento in custodia all’assessore regionale all’Energia e al direttore generale del dipartimento rifiuti e la contestuale apertura del procedimento penale. Dalle stime effettuate dalla procura di Caltanissetta, la produzione del percolato sarebbe di almeno diecimila tonnellate all’anno, a fronte di una media di smaltimento di tremila tonnellate. La rimanente parte viene ricircolata sulla discarica e, scendendo a valle, finisce per disperdersi nell’ambiente.

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