Salute

L’ora solare torna tra sabato 27 e domenica 28 Ottobre, ma potrebbe essere l’ultimo cambio. Ecco perché

Redazione

L’ora solare torna tra sabato 27 e domenica 28 Ottobre, ma potrebbe essere l’ultimo cambio. Ecco perché

Sab, 27/10/2018 - 00:32

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Orologi indietro di un’ora a fine mese. L’Unione Europea discute sul tema

Nella notte tra Sabato 27 e Domenica 28 ottobre dovremo spostare indietro di 60 minuti l’orologio. Manca poco più di una settimana, dunque, al consueto passaggio autunnale dall’ora legale a quella solare, la quale è previsto resti in vigore fino al prossimo 31 Marzo 2019. Alle 3:00 dunque dovremo portare indietro di un’ora le lancette, questo è l’orario convenzionale da sempre usato per non recare complicazioni e disagi, soprattutto ai mezzi di trasporto.

Ecco dunque che gli italiani potranno dormire un ora in più, ma la scienza sta dando ragione alle piccole lamentele di parte della popolazione, riferite riguardo questa convenzione, adottata definitivamente in Italia nel 1966: problemi di insonnia, ritmo scombussolato, alimentazione irregolare e difficoltà di concentrazione, sono tra i più importanti effetti collaterali del cambio dell’ora. Certo, non tutti hanno a che fare con queste problematiche, tuttavia c’è chi ha disagi maggiori, soprattutto legati al fatto che l’organismo non sempre trova il tempo giusto per abituarsi alla nuova modalità. Nonostante ci siano anche numerosi vantaggi nell’esistenza dell’ora legale, uno su tutti il risparmio dei consumi elettrici dovuto al fatto che si sfruttano maggiormente le ore di luce, sembra che questi “passaggi” da uno standard all’altro, siano nemici della salute.

A tal proposito, l’Unione Europa sta valutando se abolire definitivamente il doppio cambio dell’ora annuale, dunque il passaggio di fine ottobre potrebbe essere l’ultimo? In realtà non è escluso: l’iter, per concludersi, ha bisogno ancora dell’approvazione da parte del Parlamento europeo e dei capi di Stato e di governo dell’Unione, ma è indubbio che la direzione in cui si sta andando è proprio questa. Ogni nazione poi potrebbe autonomamente scegliere la via da prendere, ma non saranno concessi ripensamenti. Vedremo dunque come evolverà la situazione, quel che è certo, intanto, è che non si potrà scappare dal prossimo cambio del 27/28 Ottobre.

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