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Caltanissetta Protagonista: “Ecco come recuperare progetti utili per la città, in ballo 100 milioni di euro”

Redazione

Caltanissetta Protagonista: “Ecco come recuperare progetti utili per la città, in ballo 100 milioni di euro”

Ven, 26/10/2018 - 13:13

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CALTANISSETTA – “Oggi si marca la differenza tra chi fa politica con fatti e dati, e chi la fa soltanto a … parole“. La dichiarazione rilasciata da Michele Giarratana ai nostri microfoni “disegna” il senso della conferenza stampa tenuta stamani da Caltanissetta Protagonista che ha illustrato, norme alla mano, la possibilità di recuperare progetti utili per la città grazie ai finanziamenti europei (entro il 2020): la prima stima evidenzia l’attuabilità di opere per almeno 100 milioni di euro.

L’inizio è stato affidato al consigliere comunale Salvatore Petrantoni che da “padrone” di casa ha ringraziato il presidente del civico consesso, Leyla Montagnino, per l’ospitalità accordata nella sala in cui si è svolta la conferenza.

Poi è stata la volta dell’ingegnere Michele Giarratana, con a fianco Michelangelo Lo Vetere,  che ha “spiegato” come aiutare Caltanissetta e la mano “tesa” all’Amministazione attuale: il sindaco Giovanni Ruvolo riceverà un a busta con leggi e note che illustrano le modalità per il recupero dei progetti.

In un rapporto di estrema collaborazione con l’Amministrazione, fino ad oggi purtroppo disinformata e assente, dimostrando a coloro che sono sempre pronti  con sufficienza e superficialità a dire che i Comuni non hanno risorse, mettendo in evidenza la professionalità e competenza la capacità di Caltanissetta Protagonista di dare sempre e comunque risposte concrete ai problemi del nostro territorio, oggi presentiamo con orgoglio e soddisfazione una soluzione tecnica che può realmente permettere di far riprendere a breve il mondo dei lavori pubblici a Caltanissetta.

Abbiamo sempre detto che occorre attrarre quanti più finanziamenti possibili, che serve un parco progetti, che bisogna stabilire un contatto con l’Europa che possa permetterci di ridare ossigeno in termini economici alla città. Oggi vi diciamo che abbiamo la possibilità. Vi segnaliamo un percorso che mira dritto all’obiettivo di finanziamento di opere pubbliche senza alcun dubbio e senza incertezze, a prova di qualsiasi strumentalizzazione, domanda, quesito, reticenza, dubbio e perplessità.

Come è possibile notare analizzando i piani triennali delle opere pubbliche della città dal 2006 ad oggi di fatto non esistono più opere in programma se non banali lavori di manutenzione. Non ci sono progetti di alcun tipo che proiettano verso lo sviluppo, non ci sono opere di project financing, nulla di nulla. Tutto diverso prima quando ancora non era stata recepita la normativa comunitaria 92/50 che in Sicilia si attua con la L.R. n. 7 del 2 agosto 2002. I piani triennali di allora erano pieni zeppi soprattutto di progetti preliminari che formavano un autentico libro dei sogni. Allora si potevano dare incarichi di progettazione a professionisti esterni con l’accordo del pagamento della parcella a finanziamento dell’opera avvenuto. La maggior parte dei progetti erano presentati così.

Ma oggi è possibile, in presenza di un quadro normativo completamente diverso, con l’impossibilità di dare incarichi diretti per importi non superiori a quarantamila mila euro e con le altre procedure ad evidenza pubblica per incarichi di importi superiori, prevedere una nuova progettazione per le stesse opere previste allora? In pratica, se esiste già un progettista incaricato posso prevedere quell’opera affidando il progetto con le procedure attuali? Posso quindi recuperare vecchi progetti, adeguandoli alla luce del nuovo quadro normativo? Questo se lo è chiesto l’Europarlamentare Giovanni La Via che in due momenti diversi nel 2013 e nel 2014 ha formulato preciso quesito alla Commissione Europea. La risposta è stata sorprendentemente positiva. Cioè la Commissione Europea ha sancito che non soltanto il progettista dell’opera prevista anche con un semplice progetto preliminare rimaneva legittimamente titolato per quel livello di progettazione, a prescindere dall’importo dal costo dell’opera, ma il suo compenso sarebbe rientrato nel quadro economico dell’opera stessa; senza alcun aggravio, cioè costo di progetto a carico del committente. Ovviamente stiamo sintetizzando grossolanamente giusto per rendere il concetto.

Con queste due risposte l’On. La Via ha proceduto a investire l’Assessorato alle Infrastrutture della Regione Siciliana, deputato alla gestione dei progetti del POR FESR Sicilia. Anche in questo caso, e non poteva essere diversamente, c’è stato un pronunciamento positivo da parte dell’Assessorato per mezzo della circolare n. 3   del 2014. Ma questa indicazione, confortata da riferimenti giuridici inequivocabili, è stata ignorata in pratica da tutti perché probabilmente comportava un gran lavoro di ripresa dei progetti e forse perché si sarebbe potuto aprire qualche contenzioso, invero improbabile.  A questo punto per togliere ogni dubbio è stato chiesto un parere all’Avvocato Generale del Regione che, nel 2017 ha sostanzialmente confermato quanto detto dalla Commissione Europea e dalla stessa Regione. E in ogni caso fino ad ora abbiamo approfondito la questione anche dal punto di vista tecnico e pratico affinché fosse spazzato via ogni dubbio sulla reale applicazione. Oggi abbiamo la certezza sulla correttezza della procedura e la ferrea volontà dell’Assessore Falcone e del Presidente Musumeci di non perdere un solo euro di finanziamento.

Non resta allora che andare a fare una ricerca di tutti quei progetti presenti al Comune, messi allora in disparte, contattare i progettisti, fare in modo che gli stessi siano disponibili ad adeguare i progetti ai sensi del D.Lgs 50/2016, stabilendo con essi ovviamente una nuova parcella con trattativa negoziata e con un nuovo disciplinare d’incarico che preveda il pagamento a finanziamento avvenuto.

Bisogna valutare attentamente i progetti per i quali il finanziamento è ammissibile e cioè che rientri nel programma del POR FESR; per far questo, chiaramente, occorre una seria cabina di regia del Comune. Ruolo fondamentale, è chiaro, avrà il Responsabile Unico del Procedimento.

Avendo anche analizzato i piani triennali fino al 2000, le opere da recuperare dei vari settori, la cui progettazione era stata affidata a professionisti esterni, potrebbero avere un valore attuale di circa 100 milioni di euro. Si tratta principalmente di strade, scuole e ambiente. Ma avere comunque la possibilità di ottenere un qualsiasi finanziamento rappresenta un saldo positivo e risorse per la città.

Abbiamo deciso di rompere gli indugi adesso, avendo completato l’acquisizione di informazioni e pareri anche giuridici, anticipando il più presto possibile la comunicazione di questa opportunità, perché ora si gioca sul tempo e sulla qualità dei progetti. Avremmo potuto parlarne in piena campagna elettorale ma non avremmo fatto l’interesse di Caltanissetta.

Al termine della conferenza Caltanissetta Protagonista ha ringraziato per la presenza l’architetto Andrea Milazzo per PiùCittà, Fabrizio Macaluso e Antonella Tumminelli per Fratelli d’Italia, Arialdo Giammusso per #primadituttoinisseni e Luigi Zagarrio per la Fenapi

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