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Sicilia, fondi Ue. Compagnone: “Rafforzare le competenze e adeguare il personale contro  il disimpegno delle risorse”

Redazione

Sicilia, fondi Ue. Compagnone: “Rafforzare le competenze e adeguare il personale contro  il disimpegno delle risorse”

Ven, 03/08/2018 - 09:22

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PALERMO  – Una strategia unica, figlia della visione politica del  Governo regionale, a fronte delle frammentazioni per dipartimenti. È una delle  soluzioni prospettate per gli investimenti europei dalla Commissione per  l’esame delle attività dell’Unione Europea all’Ars, presieduta dal deputato  regionale Giuseppe Compagnone, e composta dai parlamentari Luigi Sunseri,  Giuseppe Zitelli, Edmondo Tamajo, Alessandro Aricò, Stefania Campo, Rossana  Cannata, Emanuele Dipasquale, Riccardo Gallo, Giuseppe Gennuso, Giuseppe Lupo,  Matteo Mangiacavallo e Jose Marano. “Contro il serio rischio di disimpegno
delle risorse inviate da Bruxelles a causa del ritardo che scontiamo a 5 anni  dall’inizio dei programmi 2014-2020 – ha spiegato l’onorevole Compagnone -, la  Commissione parlamentare che presiedo ha formulato una risoluzione per  l’attuazione del Piano di Rafforzamento Amministrativo ed efficientamento del sistema dei controlli e di valutazione per la programmazione europea. Dopo una serie di audizioni con gli stakeholders dei Fondi Ue, compresi i dirigenti  generali dei Dipartimenti regionali, abbiamo focalizzato le criticità di carattere organizzativo e strutturale della macchina amministrativa regionale che necessitano di significativi interventi di rafforzamento delle competenze e  di adeguamento del personale”. Dall’interoperabilità dei sistemi informatici  operativi ad una cabina di regia di supporto ai beneficiari, sono numerosi gli  accorgimenti elaborati dalla Commissione che sotto la presidenza Compagnone è passata da una a 27 convocazioni in poco più di un semestre, se paragonata alla precedente legislatura. “Chiaro segno – ha concluso l’esponente di Popolari ed Autonomisti – che la programmazione europea non va considerata solo come un’opportunità a perdere, ma va rivalutata come priorità su cui costruire un’autentica stagione di sviluppo economico per una Sicilia competitiva”.

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