Salute

Mussomeli, la famiglia Sorce sul caso della congiunta: “No con le falsità”

Carmelo Barba

Mussomeli, la famiglia Sorce sul caso della congiunta: “No con le falsità”

Ven, 27/10/2017 - 19:00

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MUSSOMELI – E’ assai amareggiata la famiglia di Francesca Sorce  (l’assistente sociale assassinata  10 anni fa), e preferisce la via del silenzio e della discrezione, come sempre  ha fatto in questi anni. Alle insistenze del giornalista  per fare chiarezza  sulla vicenda della mancata commemorazione  della sorella, Rina,  professoressa e sorella maggiore di Francesca, dice: “Preferisco non entrare nel merito, altrimenti dovrei contraddire ogni cosa; di fatto è stata dimenticata la ricorrenza di Francesca. Mi addoloro però che la politica in questa tornata elettorale  immischi il nome di nostra sorella , ecco perché chiediamo a gran voce  a tutti: non strumentalizzate il nome di Francesca. Noi preferiamo stare fuori da tutto questo bazar.  La cosa più belle e significativa  è stata martedì mattina , 24 ottobre, quando ci siamo riuniti  coi ragazzi dell’Arcistrauss che ci avevano chiesto se potevano commemorare Francesca insieme  a noi nella cappella  dove riposa.  Ed ognuno di loro ha detto la preghiera nella loro lingua e quindi si è pregato  in spagnolo, in portoghese, rumeno, turco, estone ed ovviamente in italiano. Quello è stato un momento, molto, molto bello; di tutto il resto  ci interessa nulla, facciano quello che vogliono. Non s’è fatta la commemorazione, basta. Del concorso sulle vie dei colori non ne sapevamo niente. Già esiste un premio in memoria di Francesca, istituzionalizzato dal Consiglio Comunale, quindi questo concorso ha il sapore di una minestra riscaldata. Lo facciano pure, perché ognuno è libero di fare quello che vuole, ma a noi non interessa. Noi siamo sereni, anche perché quest’anno abbiamo ricordato Francesca in maniera diversa coi ragazzi dell’Arcistrauss ed è stato molto bello. Loro poi, Consiglio e Amministrazione , che si accusino pure a vicenda. Chiediamo soltanto e lo ribadiamo, e non si debbono permettere né il sindaco né l’assessore né chiunque altro, consiglieri compresi, a strumentare  il nome di Francesca. Non devono e non possono  farlo, né glielo consentiamo. Nessuno è in grado di assumersi le proprie responsabilità e dire:  quest’anno lo abbiamo dimenticato, chiediamo scusa e andiamo avanti.  Il problema vero è che siamo tutti ipocriti e non ci assumiamo più  le nostre responsabilità., ma in tutto questo hanno perduto gli altri,  non certo noi, perché per noi Francesca  è un dono  e tale resta. Detto questo non intendiamo  fare polemiche con alcuno, ma solo porre fine  alle strumentalizzazioni”.  Il Comune di Mussomeli il 7 gennaio 2001 le intitolò il Centro Diurno per Anziani. Dall’ottobre del 2004  le fu intitolato il Premio alla Solidarietà assegnato ogni anno; il 24 ottobre 2006 le fu intitolata l’aula consiliare  di Mussomeli. Nel decennale  della sua scomparsa venne realizzato un DVD intitolato “Francesca”. Il 10 Maggio 2015 l’Associazione Culturale “Arcistrauss” le intitolò  il Centro Europeo della Cultura. (di Roberto Mistretta)

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