Salute

Vallelunga, Il sindaco Pelagalli risponde all’opposizione con una lunga nota sul progetto Sprar

Carmelo Barba

Vallelunga, Il sindaco Pelagalli risponde all’opposizione con una lunga nota sul progetto Sprar

Mer, 12/07/2017 - 07:45

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VALLELUNGA – Con una circostanziata nota,  il  primo cittadino di Vallelunga Tommaso Pelagalli ha inteso rispondere  all’argomentare del gruppo consiliare di opposizione sviluppato sul social F.B  sulla questione accoglienza migranti. Questo il testo integrale del Sindaco Pelagalli: “Ho letto di recente in un post, pubblicato sul sito social F.B. del Gruppo di opposizione – “Cambiare si può”, dal titolo “l’opposizione contro lo sprar: stop al business dell’accoglienza”, la seguente frase che cito testualmente: “Apprendiamo che il nostro Sindaco ha già dato disponibilità al Prefetto di aderire al progetto senza ancora aver affrontato la questione con tutti i cittadini per una decisione comune”. Non posso esimermi dal prendere posizione sulla suddetta frase in quanto mi viene addebitato di aver deciso arbitrariamente su un argomento che riguarda tutti i cittadini senza aver prima raccolto il loro pensiero”. ” Innanzi tutto, scrive Pelagalli – sarebbe stato corretto per l’opposizione indicare anche la fonte da cui hanno appreso la notizia che, in se stessa, mi sorprende alquanto sia perché non ho mai, nelle sedi ufficiali e/o in qualsivoglia altra forma, dichiarato in merito personalmente alcunché al Prefetto; sia perché non vi sono documenti o dichiarazioni a mia firma; sia perché chi si occupa di pubblica amministrazione è consapevole che determinate decisioni devono essere prese nei contesti e nelle sedi a tal uopo deputate”. “Mi meraviglio, continua la nota,  ancor di più se tengo conto del fatto che la minoranza è stata sempre informata dall’amministrazione delle iniziative intraprese e da intraprendere sull’argomento, ivi compreso l’incontro con i cittadini e che, in ogni caso, all’indirizzo di questo Comune non sono mai pervenute richieste di progetti Sprar da parte di associazioni né tantomeno si è fatto promotore di progetti Sprar. Con la minoranza è stato condiviso un programma d’informazione mediante il coinvolgimento delle realtà politiche, sociali e dei cittadini, seguendo  un percorso in parte svolto e che sarà  completato appunto dall’incontro con i cittadini da fissarsi a breve e all’esito del quale l’argomento sarebbe stato proposto, dibattuto e votato in Consiglio Comunale quale legittima sede della massima espressione democratica dei cittadini dallo stesso rappresentati. La recente mutata posizione del nuovo Ministro sulla problematica ha oggettivamente indotto l’amministrazione ad effettuare una nuova analisi con conseguente ritardo dell’incontro con i cittadini cui, ovviamente, sarà rappresentato l’intervenuto mutamento di direzione.   La questione è foriera e portatrice di tematiche e contenuti umani e sociali estremi, mentre l’approccio strumentale, speculativo ed anche contraddittorio alla delicata vicenda approntato dalla minoranza con la manifestata presa di posizione, induce a ritenere che la stessa versi in uno stato di confusione. Se è vero, per un verso, che, come da loro affermato, dal 21 aprile al 21 di giugno è cambiato l’approccio alla problematica da parte del neo Ministro è altrettanto vero, per altro verso, che tale cambiamento esclude la sussistenza di quelle problematiche che gli stessi hanno posto a base delle loro conclusioni. Ed infatti, l’accordo raggiunto, dopo mesi di confronto, tra l’ANCI e il neoministro dell’Interno Marco Minniti, per attuare un piano di riparto dei migranti più equilibrato sul territorio, è proprio a tutela dei comuni:  “L’adesione dei Comuni sarà su base volontaria, con la promessa che i centri che aderiranno saranno salvaguardati da ulteriori invii. L’accordo per la distribuzione dei migranti sul territorio nazionale prevede anche degli incentivi economici per i Comuni aderenti. Questi sono i punti salienti dell’intesa raggiunta dopo mesi di confronto tra l’Anci e il Ministero dell’Interno. Il riparto equo nei Comuni che vorranno aderire su base volontaria allo Sprar seguirà dei criteri con alcune clausole di salvaguardia: 2,5 migranti ogni mille abitanti, con una serie di correttivi per i Comuni più piccoli, i capoluoghi di città metropolitane e le zone terremotate”.  In buona sostanza, escludendo la novità dell’adesione su base volontaria, nulla è cambiato rispetto a quello che gli “addetti ai lavori” avevano fatto presente nella riunione tenutasi il 21 aprile ove, peraltro, sono intervenute persone, tra cui il Sindaco di Sutera, che hanno portato la loro esperienza maturata sul campo.  In ragione di quanto sopra, una minoranza più matura con una più esatta percezione del proprio ruolo avrebbe provveduto, opportunamente ed alla luce degli intervenuti cambiamenti, a incontrarsi con l’amministrazione per ridiscutere l’argomento e, quindi, verificato il tutto alla fonte, informandosi per bene, certamente non si sarebbero “serviti” del mio ruolo e quindi del mio nome, per meri fini speculativi e per fomentare giudizi gratuiti e inopportuni sul mio conto ma, purtroppo, tant’è.  Questo comportamento, invero, rispetta appieno l’identità della minoranza che in questo primo anno di amministrazione si è distinta solamente per aver alimentato polemiche inutili e strumentali, senza mai porsi il problema di quelli che sono gli interessi e le legittime aspettative della collettività amministrata, senza mai criticare l’amministrazione su cose concrete o porsi in competizione costruttiva nei confronti della maggioranza, proponendo iniziative o soluzioni nelle vaste problematiche, ordinarie o straordinarie, che investono quotidianamente l’amministrazione di una comunità in un momento particolarmente complesso per le realtà sociali qual è, appunto, il presente”.

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