E sarà ancora giorno; sulla terra bagnata di sangue;
ma gli occhi spenti dei bimbi travolti dall’orrore
vedranno solo sabbia e macerie dove è sepolto il sole,
e voce non c’è a consolarli.
L’orizzonte è scomparso, che le ombre tetre hanno affossato le speranze.
Facci dono, Signor, di tua saggezza, ché siamo straziati dalla voglia di imprecare ,
e l’unico senso che ci scuote è l’empio furore di bestemmiare
contro l’uomo prestato alle fauci infernali, per divorare, immune, l’opera delle tue mani.
Raffinaci, Signore, al fuoco dell’amore, che il baratro si apre ai nostri passi,
al rauco suono di inutile vendetta, per farci vittime ignare della perfidia degli empi.
E sarà ancora giorno…
E limpidi gli occhi scruteranno se germogli di vita, fecondata da verità e giustizia, spunteranno.
E sarà nuovo l’anno che nasce, illuminando, ancora, l’umanità che agogna il giorno nuovo;
sorga gioconda l’aurora
e intoni la lieta ninna nanna che introduca la danza delle attese non più trafitte da sconsolata aridità.
(don Salvatore Callari)