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Vicenda Aldo Naro. La rettifica della fidanzata Simona Di Benedetto su un articolo pubblicato dal Fatto Nisseno come rassegna stampa: “Riferimenti che non corrispondono al vero”

Redazione

Vicenda Aldo Naro. La rettifica della fidanzata Simona Di Benedetto su un articolo pubblicato dal Fatto Nisseno come rassegna stampa: “Riferimenti che non corrispondono al vero”

Mer, 24/08/2016 - 02:11

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Lo scorso 25 giugno, nella sezione “Rassegna Stampa” (sezione dedicata alla pubblicazione di contenuti di testate giornalistiche siciliane) abbiamo pubblicato un articolo redatto da Gabriele Guastella per il sito “I Nuovi Vespri” dal titolo “La morte di Aldo Naro: ‘Non è stata rissa, ma omicidio”. Il legale della signora Simona Di Benedetto – e la stessa signora Di Benedetto – ci hanno inviato una rettifica tramite raccomandata ritirata presso la Posta centrale di Caltanissetta in data 22 agosto 2016. Pubblichiamo sia la lettera del legale, sia la rettifica.

Al direttore de “il Fatto Nisseno”

Egregio sig. Direttore

Formulo la presente in nome e per conto della signora Di Benedetto Simona, che mi ha conferito espresso mandato per significarVi quanto segue.

Giova premettere che la signora De Benedetto è stata la fidanzata di Aldo Naro, il giovane medico morto nella discoteca GOA di Palermo, la notte del 14.02.2015.

Qualche giorno fa la mia assistita ha appreso della pubblicazione, sul sito internet de “il Fatto Nisseno” (www.ilfattonisseno.it),  dell’articolo dal titolo “La morte di Aldo Naro: ‘Non è stata rissa, ma omicidio”, pubblicato il 25 giugno u.s.

La predetta pubblicazione contiene riferimenti alla persona della mia assistita, che non corrispondono al vero e che risultano altamente lesive della sua dignità e della sua reputazione, nonché sostanzialmente diffamatoria.

Pertanto, ai sensi dell’articolo 8 L. 47/1948 e dell’articolo 2 L. 69/1963, si chiede che venga pubblicata la smentita che si allega integralmente, senza tagli o sintesi, e con la stessa evidenza dell’articolo citato, nonché con l’ammissione dell’errore commesso.

Ritengo doveroso rappresentare che, atteso il contenuto non corrispondente al vero, e diffamatorio del predetto scritto – ove non dovesse procedere alla richiesta rettifica entro sette giorni dal ricevimento della presente – mi riservo di agire nelle relative sedi penali e civili, a tutela dei diritti e degli interessi della mia assistita.

avvocato Antonio Agnello

La sottoscritta Di Benedetto Simona, nata a Palermo il 24/08/1994, con riferimento a quanto da Voi pubblicato e diffuso il 25 giugno u.s. sul Vs sito internet il Fatto Nisseno(www.ilfattonisseno.it) sotto il titolo: “La morte di Aldo Naro: ‘Non è stata rissa ma omicidio’”, ai sensi dell’articolo 8 L. 47/1948 e dell’articolo 2 L. 69/1963, chiede che venga pubblicata la seguente smentita integralmente, senza tagli o sintesi, e con la stessa evidenza dell’articolo citato, nonché con l’ammissione dell’errore commesso.

Quanto all’affermazione, “Ma il comportamento più anomali, contraddittorio e strano, secondo i genitori del ragazzo, è quello della fidanzata di Aldo, Simona Di Benedetto”, si chiede la rettifica nei termini sotto indicati:

“La signora Di Benedetto è stata sentita due volte dagli inquirenti (nello specifico dai carabinieri) intorno alle 5:00-6:00 del 14/02/2015, la prima volta, e nel mese di marzo-aprile 2015, la seconda volta: nel corso della prima audizione, avvenuta poche ore dopo il terribile evento, riferendo tutto ciò che aveva visto durante la serata/notte nella quale Aldo Naro ha perso la vita; la volta successiva nel mese di marzo-aprile 2015 gli agenti le chiedevano solo alcune precisazioni, poiché, come da loro stessi riferito, dai filmati registrati dalle telecamere di sicurezza posizionate all’interno del Goa si vedeva chiaramente che la signora Di Benedetto cadeva per terra travolta o colpita da qualcuno e raccolta dal pavimento da una persona alla stessa sconosciuta che quella notte occupava il tavolo accanto a quella della predetta”.

Quanto all’affermazione: “Il Rausa dice di non aver mai avuto rapporti di amicizia con la Dibenedetto, ma viene smentito da un post su facebook datato 25/8 con il quale, adottando un tono confidenziale nei confronti proprio di Simona Di Benedetto, si rivolge così: ‘Buon compleanno biliciara, spero di vederti presto’”, si chiede la rettifica nei termini che seguono:

“La signora Di Benedetto ha conosciuto nell’ambiente universitario il predetto Rausa, dopo qualche mese dal tragico evento. Non a caso la loro “amicizia” su facebook risale al giugno 2015. In questo senso si spiegano i suoi auguri per il compleanno della Di Benedetto nell’agosto del 2015″.

Quanto infine all’affermazione: “La madre di Aldo ha testimoniato che più volte sui figlio Aldo le aveva fatto presente che la vecchia comitiva della sua fidanzata Simona Di Benedetto, legata da rapporti di parentela e amicizia con i buttafuori del GOA, lo aveva minacciato diverse volte. A dire della madre, Aldo non voleva che la fidanzata frequentasse queste persone, ma lei non voleva ascoltarlo”. “Com’è possibile che non vengano approfondite le varie relazioni più o meno ambigue della fidanzata di Aldo con il personale della discoteca GOA?”, si chiede la rettifica nei seguenti termini:

“La signora Di benedetto, eccesion fatta pe rla notte della tragedia in cui è stata condotta in caserma dai carabinieri per essere sentita come persona informata sui fatti, non ha mai frequentato il quartiere ZEN, non avendo neppure idea di dove si trovi. La stessa non conosce nessun buttafuori della discoteca GOA, né personaggi legati allo ZEN. Prima della sera della tragedia la signora Di benedetto non era mai stata al GOA. la vecchia comitiva che la stessa frequentava è tutta costituita da ragazzi provenienti da Caltanissetta e provincia, residenti a Palermo per motivi di studio, studenti universitari e figli di seri professionisti. Considerato che nel predetto gruppo di amici vi era l’ex fidanzato della signora Di benedetto, è probabile che Aldo non gradisse frequentare gli stessi luoghi e ciò è banalmente comprensibile. Non risulta che Aldo abbia mai ricevuto minacce dalla vecchia comitiva della signora Di Benedetto Simona. La stessa, peraltro, quella sera non voleva andare nel locale sopracitato perché avrebbe dovuto sostenere un esame universitario il giovedì successivo: è stato Aldo Naro a proporlo alla stessa e a convincerla ad andare. tale circostanza è peraltro riscontrata da una chat tra la signora Di Benedetto Simona ed Aldo Naro del 12/02/2015 estrapolabile dalle rispettive memorie dei cellulari”.

Simona Di Benedetto