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Caltanissetta. Quartiere Angeli, al nostro caro parroco Antonino Lovetere: “Grazie di vero cuore”

Redazione

Caltanissetta. Quartiere Angeli, al nostro caro parroco Antonino Lovetere: “Grazie di vero cuore”

Sab, 26/03/2016 - 13:13

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Padre-Antonio-Lo-Vetere-parroco-di-San-DomenicoCALTANISSETTA – Riceviamo e pubblichiamo.

Quando Padre Antonino ha annunciato per la prima volta, il 19 Marzo  2016 al comitato di quartiere e  al  Consiglio Pastorale e la domenica 20 durante l’omelia,   il suo trasferimento come Parroco alla Chiesa di San Marco è stato un fulmine a ciel sereno, siamo rimasti tutti sbalorditi, increduli, smarriti, dispiaciuti e pieni di rabbia, tanta rabbia nei confronti di una decisione presa all’improvviso  senza aver ascoltato e preparato  prima la comunità del quartiere.

Abbiamo ritrovato i medesimi sentimenti nei volti delle persone alle quali Don Antonino  ha annunciato la “triste novella”, Abbiamo visto giovani, anziani, adulti, piangere a quella notizia e, fino a qualche giorno fa, qualcuno sperava ancora in un intervento “miracoloso”  del Vescovo, che potesse far ritornare le cose al loro posto.

La  comunità, ha vissuto  con dignità, contenimento e discrezione, il dolore per il trasferimento del nostro Parroco presso un’altra parrocchia, rassegnati e obbedienti come lui ha voluto che fossimo, purtroppo , tra pochi giorni, diremo addio a Padre Antonino, dopo 10 anni di tanto lavoro fatto insieme.

Non è facile esprimere con parole i nostri sentimenti e le nostre sensazioni in questo momento; la prima cosa che ci viene in mente è il tesoro di insegnamenti che ci hai donato in questi dieci  anni, i grandi momenti vissuti insieme, in tutte le attività  parrocchiali e nelle manifestazioni, tantissimi ricordi affiorano nella nostra mente e nel nostro cuore.

Caro padre Antonino, vogliamo dirti quanto è stato bello stare insieme, lottare insieme nelle difficoltà, gioire insieme  nei momenti di festa, seguire insieme un cammino di solidarietà guidati da te, sempre pronto a spenderti per gli altri, per i bambini, per i giovani, per le famiglie, per gli anziani, per le vedove, regalandoci molti momenti delle tue giornate.

Hai cercato di capire quali problematiche affliggono la città e il quartiere, studiandole ed analizzandole con grande lucidità, evidenziando i lati positivi e negativi del comportamento umano (durante gli incontri), proponendo le possibili soluzioni. Sei stato un padre e un fratello, sempre pronto ad ascoltarci, anche se a volte rigido, se lo richiedevano le circostanze.

Tu stesso,  dieci anni fa,  mi  hai   convocato in parrocchia, mi hai  invitato e convinto di ricostituire  il vecchio  comitato di quartiere, in quelle occasioni, durante i dieci anni di fraterna e costruttiva  collaborazione   sei stato costretto di convivere con la mia spigolosità, il mio carattere spesso non ti aiutava e tu lo sapevi bene; eri in lotta con le mie rigidità, con la mia apparente durezza, con il mio atteggiamento  spigoloso  e aggressivo  che mi distingueva sempre durante le discussioni.

Tra  tutte le persone  che conosco e ho conosciuto, solo tu (chissà perché? ) sei sempre riuscito a capire il mio vero temperamento,  mai abbastanza bello, mai abbastanza conciliante,  mai abbastanza flessibile, credo che insieme al vuoto, in questo momento tu lasci a tutti noi un invito che diventa anche un insegnamento o forse meglio un compito: imparare a fare silenzio, tacere, essere umili e più comprensivi verso gli altri, riscoprire la tolleranza, astenersi da ogni tipo di giudizio, vivere sempre la prossimità a chi sta male nel corpo ma anche nello spirito, superando certe forme di falso pudore, recuperare un profondo senso del rispetto della persona..

A seguito della notizia del tuo trasferimento, alcuni hanno pensato di allontanarsi dalla Chiesa, forse un po’ per protesta, per rabbia, o perché si sono  sentiti vittime di un’ingiustizia, o perché temono  che verrà meno quella importantissima guida spirituale che tu sei stato per loro.

Ci mancherai, però ci consola la certezza che quando avremo bisogno di te ti cercheremo all’interno della nostra anima, dove hai lasciato un segno tangibile di insegnamento.

Tentando una forzatura vogliamo adattarla alla attuale situazione che stiamo vivendo, per questo ti ringraziamo per averci servito ed amato con intensità estrema fino al culmine, dedicandoci tutto il tuo tempo, ci sentiremo soli, dovremo superare tante prove, ci conforta  tu rimarrai sempre a Caltanissetta, in un’altra parrocchia che non è poi così lontano!

Ripensandoci un po’, forse non abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare per farti rimanere con noi, forse ti abbiamo abbandonato, ma non siamo riusciti ad organizzarci, né sapevamo come fare, ma una cosa è certa, non basteranno mille scuse per far tacere la nostra coscienza e di questo ti chiediamo perdono.

Ci porteremo sempre nel nostro cuore gelosamente gli insegnamenti spirituali e di vita che ci hai donato. Pensavamo che questo giorno non arrivasse mai, che potessimo continuare la nostra, modesta, ma fervida ed entusiasmante attività parrocchiale e di quartiere con te, per tanti e tanti anni ancora, ma ci consoliamo pensando che quanto successo è naturale, ed è giusto che altre persone, altri parrocchiani altri quartieri, possano avere il privilegio di averti come guida e di crescere spiritualmente con te.

Ti avremmo voluto dire tante altre cose, magari in maniera più bella, ma non ci resta che chiedere al Signore di proteggerti sempre e di darti la forza di continuare nella tua importante attività pastorale in seno alla nuova Parrocchia che ti è stata affidata. Vogliamo continuare ad esserti vicino, anche, inventandoci un gemellaggio tra la nostra parrocchia San Domenico e la parrocchia San Marco, che, siamo sicuri, guiderai in un cammino di fede anche migliore del nostro.

Grazie di vero cuore.

Ciao Padre Antonio, quasi dieci anni sono volati… è’ stato un tempo per crescere, per con­frontarsi e per condividere lo stesso cam­mino.

Ci hai detto spesse volte di guardare oltre le proprie convinzioni e di accettare i cambiamenti. è arrivato il momento di mettersi alla prova, questo nuovo periodo che ci attende, se pur difficile, sarà il motivo per dare il massimo.

Sono certo che non ci perderemo di vista. Ti auguro ogni bene!

Ti saluto Con affetto ti auguro di trovare tanta accoglienza, partecipazione e collaborazione nella tua nuova comunità

Settimo Ambra

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