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Caltanissetta, polemica gazebo. Interviene il titolare dell’azienda: “Solo stupide speculazioni…”

Redazione

Caltanissetta, polemica gazebo. Interviene il titolare dell’azienda: “Solo stupide speculazioni…”

Ven, 25/03/2016 - 16:34

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imageCALTANISSETTA – Riceviamo e pubblichiamo.

In merito alla polemica sui gazebo suscitata e le stupide speculazioni nel dare giudizi infondati ed offensivi nei riguardi di chi lavora, tengo a precisare che l’iniziativa proposta in data 22/01/2016 all’Amministrazione Comunale di Caltanissetta teneva a dare semplicemente un servizio ai turisti e forestieri ed un decoro alla Città in quanto la stessa è priva di negozi che vendono souvenir e scarsa di negozi di artigianato. Qui mi chiedo: “Come mai non abbiamo ottenuto risposta immediata da parte dell’Uff. competente su un eventuale parere negativo prima di procedere alla selezione di operatori disposti a partecipare se la richiesta e la localizzazione erano valide al momento o subito dopo la presentazione della nostra Istanza e alla fine negato tutto e non autorizzato, oltretutto dopo aver avuto in prima battuta il parere positivo verbale come tutti sanno da parte dell’Amministrazione e degli organi competenti e aver contattato e presentato la lista completa degli operatori secondo i requisiti previsti dal Regolamento Comunale e non previsti  nel Regolamento Regionale il quale fa riferimento alla Legge 11 Gennaio 2001 n. 7 e all’rt. 2 alla lettera M e la Legge regionale di disciplina sulle attività commerciali su aree pubbliche Dicembre 1998.

Tutti gli operatori che avrebbero dovuto partecipare hanno investito tempo e denaro e sia noi e penso l’Amministrazione abbiamo fatto una brutta figura. Chi risarcirà queste  persone per mancato lavoro e mancato guadagno? Se lo avessimo saputo per tempo e non l’ultimo giorno avremmo avuto modo di comunicarlo agli operatori dando loro il tempo di riorganizzarsi e partecipare ed altre manifestazioni in località diverse!” Gli obbrobriosi  gazebo come sono stati definiti da quanti sono intervenuti spingendo la polemica fino a raggiungere la stupidità, dovevano essere utilizzati per ospitare prodotti dell’artigianato siciliano (pupi o paladini, ceramiche e terre cotte con temi siciliani, miele e marmellate biologiche, prodotti biologici derivati dalla trasformazione dell’ortofrutta e prodotti tipici della pasticceria sia locale che regionale con riferimento alla Pasqua e alle tradizioni locali “La Raviola di Caltanissetta, il Rollò, la Cassatella di Agira, la Fugazza di Troina, l’Agnello di pistacchio di Favara e i Canniliri nelle sue varie forme, realizzati con farina senza glutine”.

Un vasto assortimento di libri sulla storia di Caltanissetta e la Settimana Santa, blister di cartoline delle Vare e DVD sulle processioni. Arte Sacra in ceramica con quadretti in legno raffiguranti il Cristo Nero, radici di ulivo trasformati in oggetti da cucina, articoli vintage e reuse trasformati in oggetti con tema siciliano e quant’altro sempre di provenienza artigianale attinente alla Sicilia. Quanti avevano aderito all’iniziativa non erano commercianti ma artigiani e creatori di prodotti dell’ingegno.

Per quanto riguarda il Sig. Mancuso Presidente della Confcommercio che prova disgusto perché in ogni festa c’è sempre una fiera, che porti in Consiglio Comunale sostenuto dai suoi affezionati una proposta per eliminare in occasione di San Michele, Natale, i Morti e Pasqua le eventuali manifestazioni fieristiche. Non doveva essere un Fiera come quella autorizzata in Piazza Mercato ma una Mostra Mercato dell’artigianato siciliano e non sarebbe stato d’impatto negativo con il passaggio delle Vare.

 Il Presidente dell’Associazione   “Il Borgo

Filippo Ciulla

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