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Droga: asse mafia-camorra per traffico stupefacenti, 7 arresti

Redazione

Droga: asse mafia-camorra per traffico stupefacenti, 7 arresti

Mer, 16/12/2015 - 15:40

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bLITZ POLIZIAPALERMO – La droga viaggiava da Napoli e Palermo lungo l’asse criminale costruito da Cosa nostra e camorra. Sgominata dalla polizia di Stato una banda di trafficanti alcuni legati alle due organizzazioni criminali. Sette le misure cautelari eseguite dalla Squadra Mobile di Palermo, diretta da Rodolfo Ruperti nell’ambito dell’operazione “Lentium 4”. L’indagine si e’ protratta per circa 3 anni, nel corso dei quali i poliziotti palermitani hanno registrato il tentativo, sempre contenuto da sequestri ed arresti, di immissione nel fiorente mercato palermitano fiumi di hashish, provenienti dal centro partenopeo. Complessivamente, oltre mezza tonnellata di hashish e di cocaina, per un giro di affari di circa cinque milioni di euro, e’ stata sequestrata. Tra i destinatari delle misure cautelari anche alcune persone contigue alle cosche di Brancaccio e Porta Nuova e a clan camorristici. Una volta giunto a Palermo, lo stupefacente veniva nascosto con la complicita’ di un insospettabile, impiegato in un ufficio di consulenza fiscale e, quindi, in condizione di stipulare contratti di affitto di box e magazzini senza che la cosa destasse sospetto.

Con questa operazione antidroga la Squadra mobile ritiene di avere colpito una delle piu’ floride rotte nazionali dello: quella tra Napoli e Palermo, a conferma di quanto le rispettive organizzazioni criminali, anche attraverso lo stupefacente, rinsaldino i loro, tradizionali ‘buoni rapporti’. Vendendo ed acquistando significative partite di droga, infatti, hanno conquistato sempre maggiori fette di mercato. I provvedimenti sono stati loro notificati nelle province di Palermo, Pisa, Pavia e Napoli: sono Vincenzo Ferro, 39 anni, Giuseppe Ferro, 48 anni, un 36enne, Francesco Scimone, 46 anni, Giovanni Alessi, 39 anni, un 46enne nato a Napoli, Domenico Capuozzo, 53 anni.
L’indagine nel tempo ha consentito di smantellare l’intera organizzazione criminale che gestiva il traffico e lo smercio di droga sul territorio siciliano. A capo del versante palermitano dell’associazione criminale c’erano Alessi e Scimone, quest’ultimo ritenuto inserito di fatto, insieme al padre e al fratello alla cosca di Brancaccio. Curavano l’approvvigionamento di droga con i referenti dell’organizzazione criminale napoletana, rappresentati, principalmente, da Capuozzo. Gli intermediari tra l’associazione palermitana ed i fornitori campani erano, invece, i fratelli Vincenzo Ferro, con precedenti per associazione mafiosa ed estorsione aggravata, accusato di essere legato ad Alessandro D’Ambrogio, boss del mandamento mafioso di Porta Nuova, e Giuseppe Ferro. Entrambi si occupavano di ricevere i corrieri provenienti da Napoli e dell’occultamento e smistamento della droga. Cio’, grazie anche all’importante collaborazione di un insospettabile del gruppo, poiche’ impiegato in un ufficio di consulenza e quindi in condizione di stipulare contratti di affitto di box e magazzini senza che la cosa destasse sospetti.

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