Salute

San Cataldo. L’assessore Angelo La Rosa: “Oggi la Città ha 19 postazioni di defibrillatori”.

Redazione 1

San Cataldo. L’assessore Angelo La Rosa: “Oggi la Città ha 19 postazioni di defibrillatori”.

Lun, 02/11/2015 - 16:15

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12196304_1151459981549790_3095379221660211097_nSAN CATALDO. San Cataldo è divenuta ufficialmente “Città Cardioprotetta”. Una realtà resa possibile grazie alla progettualità del dott. Luigi Scarnato, responsabile dell’Associazione Cuore chiaro e della prof.ssa Rosetta Anzalone, responsabile di Cittadinanza attiva, con la generosità della banca Toniolo, tramite il suo Presidente dott. Salvatore Saporito, e con il patrocinio e collaborazione dell’Amministrazione Modaffari. Una soddisfazione che l’assessore comunale alla sanità Angelo La Rosa ha inteso condividere con tutta la cittadinanza sancataldese e con tutti i protagonisti che hanno reso possibile questo importante progetto per la Città: “Quando i due cardiosimpatici pionieri Scarnato e Anzalone mi proposero, nella qualità di assessore alla sanità, il progetto, è stato semplice dire si e che l’amministrazione sarebbe stata al loro fianco. Posizionati su planimetria i defibrillatori in possesso delle scuole con un precedente progetto e quelli forniti dal Rotary di San Cataldo e dalla Croce Rossa, ci siamo attivati ad individuare la posizione più strategica di altri 4 defibrillatori, che la Toniolo aveva intanto sponsorizzato; la scelta – ha spiegato La Rosa – doveva tener conto di due criteri: aree notoriamente frequentate e video sorvegliate, vista la necessità di installare i defibrillatori all’esterno. E così abbiamo individuato i bar Lumiere, Imera e Miraglia, nonché la farmacia del Corso, i cui titolari, con generosità, hanno sponsorizzato l’iniziativa acquistando le teche. Ancora una volta i sancataldesi dimostrano il senso di appartenenza alla città. Nel frattempo la farmacia Maira installava all’esterno un altro defibrillatore”. Con il risultato che oggi San Cataldo conta una rete di 19 postazioni e vanta essere una delle poche città in Italia “cardioprotette”. “Il progetto è certamente dinamico, nel senso che dovrà estendere la rete ad altri punti sensibili, come il palazzetto dello sport, innanzitutto, e poi palestre, associazioni ecc…Il tempo gioca un ruolo importante nel salvare una vita da arresto cardiaco e allora… bisogna intensificare la rete perché si possa non dire “se avessimo avuto un defibrillatore a disposizione, forse l’avremmo salvato”; è previsto che tutte le postazioni saranno numerate come in planimetria e quest’ultima consegnata al 118, così in caso di chiamata si indicherà soltanto la città e il numero della postazione che sta operando”. L’assessore ha anche annunciato che una cartellonistica indicherà agli ingressi della città che San Cataldo è Cardioprotetta e un’applicazione consentirà di indicare sul telefonino la postazione più vicina e i tempi di percorrenza. “Inoltre – ha aggiunto – si cercherà di distribuire a tutte le famiglie un manuale sulla rianimazione cardiopolmonare e sull’uso del defibrillatore semiautomatico, con inclusa la planimetria delle postazioni attuali”. “Siamo dunque all’inizio – ha ribadito l’assessore La Rosa – perché non basta posizionare defibrillatori per dichiararsi “città Cardioprotetta”; è anche necessario formare quanta più gente possibile all’uso del defibrillatore semiautomatico e soprattutto lavorare molto sulla conoscenza degli stili di vita per garantire la salute al più nobile degli organi: il cuore, primo nell’attivare la vita e primo nell’innescare la morte”.

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