Salute

San Cataldo. Celebrato il 4 novembre. Il sindaco Modaffari: “Il sacrificio di chi è morto per un ideale non può essere dimenticato”.

Redazione 1

San Cataldo. Celebrato il 4 novembre. Il sindaco Modaffari: “Il sacrificio di chi è morto per un ideale non può essere dimenticato”.

Mer, 04/11/2015 - 23:07

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san cataldo 4 novembreSAN CATALDO. L’amministrazione comunale ha inteso celebrare il 4 Novembre con tre distinti momenti. Il primo al cimitero comunale al Monumento dei caduti, il secondo dinanzi al monumento di tutti i caduti del Mare e il terzo dinanzi al Monumento di Piazza degli Eroi. Nell’occasione, il sindaco, alla presenza dei rappresentanti dell’Arma dei carabinieri, della Polizia penitenziaria, e della Polizia municipale, oltre che dei componenti della locale Associazione marinai d’Italia “Valentino Bannò” , dopo la deposizione della corona d’alloro al Monumento che ricorda tutte le vittime sancataldesi delle guerre in Piazza degli eroi, in presenza di una folla di autorità, studenti, docenti, rappresentanti di associazioni locali e cittadini, ha fatto un lungo ma significativo discorso. Tra le altre cose, ha evidenziato: “Oggi viviamo in una società in cui molte parole perdono man mano vita, col rischio di ritrovarle dopo tempo come vuoti simulacri che nulla ci restituiscono del loro reale significato; oggi parliamo di “democrazia” e di “libertà”, troppo spesso dimenticando cosa significano e cosa hanno significato davvero, cosa e chi si è sacrificato per consentire a noi oggi di pronunciarle. Parliamo di “bene comune”, dimenticando quanti uomini e quanta vita si sono sacrificati per consentire a noi di vivere il “bene comune”. Forse l’Italia non è il miglior paese del mondo. Ma se è così, lo dobbiamo soprattutto a noi stessi, a quelle generazioni troppo lontane dalle pene delle dittature e dalle guerre, dai sacrifici per restituire dignità e libertà ai popoli. Se oggi viviamo in un posto peggiore di quello che vorremmo, è soprattutto colpa nostra che non abbiamo saputo fare tesoro di chi ha lottato per noi; lo abbiamo colpevolmente fatto troppe volte, ma questo 4 Novembre deve essere occasione per ricordarci che il dolore, il sacrificio, la sofferenza di chi è morto per un ideale e un valore vero, non possono essere dimenticati”. Il sindaco, in un’altra parte del suo discorso, ha poi ricordato: “Ricordiamocelo sempre, ogni giorno: la libertà e la pace non sono acquisiti per sempre, sono valori che vanno difesi ogni giorno, nella famiglia, a scuola, nei luoghi di lavoro, ovunque; solo così non renderemo inutile il sacrificio di quegli uomini che oggi abbiamo l’onore di ricordare; il 4 Novembre dovrebbe essere una giornata soprattutto di riflessione, portata nelle famiglie e nelle scuole, così come nelle stanze della politica”. Infine, rivolgendosi ai giovani, oggi presenti in gran numero con le scuole cittadine, il primo cittadino ha ribadito: “riappropriamoci di ciò che ci appartiene, della nostra parte migliore, della nostra storia, di quello che siamo stati, di quello che siamo e cosa è costato per esserlo. Fate in modo che queste cerimonie non siano semplici commemorazioni, vuote di significato, troppo spesso immerse in una retorica insipida che le rende insignificanti: è quello che farete da domani a renderle vive e appassionate, un’occasione nella quale ritrovarsi. Non le parole di un politico o di un rappresentante delle istituzioni, ma ogni vostra singola azione. Perché conoscere e ricordare il nostro passato ci rende più ricchi, ci dà nuovi orizzonti, ci riempie di qualcosa che il semplice “oggi” non può darci: la partecipazione, il senso civico, l’orgoglio di essere Nazione, la lealtà e l’onestà, il rispetto, ma soprattutto quelle due parole di prima: unità e solidarietà. E anche per consentire alle generazioni future di non ricadere negli errori del passato: non siamo semplici artefici del destino individuale, ma di quella che è “nostra” storia, presente e futura; abbiamo avuto la fortuna di avere dei padri e dei nonni straordinari: facciamo in modo che i nostri figli e nipoti possano dire lo stesso”.12065879_10206739768325151_5692455489626338703_n

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