SAN CATALDO. La Giunta comunale ha approvato un importante provvedimento. Si tratta del baratto amministrativo. Un provvedimento, come ha spiegato il sindaco Giampiero Modaffari (nella foto), che è a sostegno delle fasce più bisognose di contribuenti. La proposta della Giunta, che ora dovrà essere approvata anche in consiglio comunale per trovare definitiva applicazione, prevede la possibilità da parte del contribuente di richiedere il pagamento di tributi non versati con prestazione di lavori di pubblica utilità. In forma volontaria, i contribuenti che non abbiano pagato il tributo comunale scaduto il 31 dicembre dell’anno precedente, potranno chiedere di pagarlo con prestazioni suppletive a favore del Comune. “Si potrà richiedere il pagamento di tributi non versati a seguito di prestazione di lavori di pubblica utilità”, ha ribadito il sindaco che ha rimarcato il valore fortemente sociale del provvedimento. Potranno accedere al baratto quei contribuenti che abbiano un Isee non superiore ad 8500 euro e che risultano non aver pagato i tributi. I contribuenti potranno effettuare lavori di manutenzione e di pulizia. L’importo complessivo annuo di tributi scaduti per i quali sarà possibile praticare il baratto amministrativo sarà di 10 mila euro, mentre il limite individuale a contribuente potrà essere di 500 euro. Il Comune, tramite l’ufficio tecnico, predisporrà un progetto annuale pari all’importo di 10 mila euro frazionabile in moduli di 8 ore del valore di 60 euro ognuno. Chi vorrà usufruire del baratto amministrativo dovrà presentare istanza al Comune. Se i richiedenti superano la disponibilità posta dal Comune sarà predisposta una graduatoria. Dovrà essere poi il richiedente, e non altra persona, a svolgere l’attività di baratto amministrativo.
San Cataldo. Il baratto amministrativo diventa realtà. Le fasce bisognose potranno pagare i tributi con lavori di pubblica utilità.
Ven, 18/09/2015 - 17:07
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