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Serradifalco. Sui conti comunali è scontro tra il sindaco Giuseppe Maria Dacquì e l’ex assessore Totò Alaimo.

Redazione 1

Serradifalco. Sui conti comunali è scontro tra il sindaco Giuseppe Maria Dacquì e l’ex assessore Totò Alaimo.

Ven, 19/12/2014 - 18:16

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SERRADIFALCO. Il Comune è in pre dissesto o in dissesto? Se è in dissesto, l’amministrazione comunale ha predisposto per tempo il piano di riequilibrio finanziario pluriennale? Secondo Totò Alaimo no, secondo il sindaco Giuseppe Maria Dacquì (nella foto), invece, si. L’occasione per l’ennesimo scontro tra l’ex assessore e il sindaco sulla questione dei conti comunali l’ha offerta una lettera che l’ex assessore Totò Alaimo ha inviato ieri al sindaco, al commissario straordinario e al segretario comunale. “Lo scorso 28 novembre – si legge nella lettera – avevo chiesto al sindaco di far sapere ai cittadini cosa era andato a fare alla Corte dei Conti e se c’era qualche problema in relazione al consuntivo 2012, al bilancio di previsione del 2013 e se c’era qualche difficoltà per l’approvazione del bilancio di previsione per il 2014; come al solito il sindaco non ha dato alcuna risposta; il dott. Elio Cirrito nella Relazione al bilancio di previsione 2013 aveva scritto che, “al fine di assicurare il pareggio di bilancio di previsione 2013, non sono state inserite le seguenti voci di spesa; le stesse entreranno nel piano finanziario pluriennale di riequilibrio che sarà portato all’esame del Consiglio Comunale dopo l’approvazione del bilancio 2013” e concludeva proponendo con separato provvedimento l’adesione alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, cioè al predissesto; nel maggio scorso – prosegue Alaimo nella lettera – il Commissario ad acta ha approvato il bilancio di previsione 2013 contenente il ricorso alla procedura di predissesto; ma il ricorso a questa procedura comportava per il Comune l’obbligo entro 60 giorni di preparare in piano di riequilibrio a pena di decadenza; si vuol dire ai cittadini se il piano è stato redatto ed inviato? A me non risulta! Spero che la Corte dei Conti non abbia già fatto rilevare al sindaco che la scadenza del termine perentorio di 60 giorni produce gli effetti connessi alla mancata presentazione del piano di riequilibrio ( o dir si voglia predissesto), al verificarsi della fattispecie ipotizzata, non può (il Comune) revocare la delibera di approvazione del piano di riequilibrio, ne adottare alcun atto se non quelli preordinati alla dichiarazione di dissesto; per il bene del paese, spero di sbagliarmi e che qualcuno mi smentisca”. Il sindaco Giuseppe Maria Dacquì, tuttavia, ribattendo a quanto sostenuto da Totò Alaimo nella lettera, ha replicato ricordando che la Giunta, nel dicembre dello scorso anno, approvando il bilancio di previsione 2013, ha adottato nel dicembre dello scorso anno l’adesione alla procedura del riequilibrio finanziario pluriennale, volgarmente detta di pre dissesto. Nel contempo il primo cittadino ha però aggiunto a chiare lettere che i termini per la presentazione della richiesta di adesione alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale non sarebbero scaduti: “Il bilancio di previsione 2013 – secondo Dacquì – nel quale è stato proposto il riequilibrio finanziario pluriennale, è stato approvato nel maggio del 2014; pertanto, per avviare la riil-sindaco-Giuseppe-Maria-Dacquì-180x325chiesta di riequilibrio è necessario adottare il conto consuntivo 2013, già adottato, e il previsionale 2014 già predisposto, dopo di che, entro il 31 dicembre  2014 potrà avviarsi la procedura di richiesta di riequilibrio; da quella data il Comune avrà 60 giorni di tempo per presentarla”.