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Caltanissetta, no ai tagli ai patronati: raccolta firme

Redazione

Caltanissetta, no ai tagli ai patronati: raccolta firme

Lun, 17/11/2014 - 15:18

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IMG_3037CALTANISSETTA – I Patronati ACLI , INAS-CISL , INCA-CGIL , ITAL-UIL , sono impegnati in questi giorni anche nella nostra provincia contro la Legge di Stabilità presentata dal Governo Renzi nella parte che prevede un taglio strutturale del 35% al Fondo che sostiene i Patronati che svolgono attività a favore dei lavoratori e dei cittadini.
Per i Patronati questo taglio è gravissimo e incomprensibile. Il taglio è irragionevole perché contraddice i principi della Costituzione : tutti i cittadini sono uguali e quindi anche i cittadini più deboli e bisognosi, attraverso i Patronati, devono essere messi in condizione di reclamare i propri diritti, di esigere prestazioni previdenziali ed assistenziali.
Il taglio è incoerente con la legge 152/2001 che disciplina in modo rigoroso il riconoscimento e le attività dei Patronati ; con questa legge si sono raggiunti negli ultimi anni standard qualitativi nell’uso avanzato dell’informatica, nelle consulenze sulla legislazione previdenziale assistenziale, nelle consulenze medico-legali, garantendo oltre 100 tipologie di prestazioni gratuite ai cittadini.
E’ assurdo sostenere, come fa il Governo, che anche i Patronati devono risparmiare. I Patronati, dopo i precedenti tagli del Governo Monti, non possono fare altri sacrifici. I Patronati non hanno privilegi da difendere né sprechi da eliminare. Piuttosto hanno bisogno di maggiori
risorse per ampliare i servizi offerti e poter assumere altri giovani.
L’attività dei Patronati non è un costo ma, al contrario, fa risparmiare allo Stato oltre 657 milioni (oltre 200 in più di quanto ricevono complessivamente) : basta pensare al ridimensionando  degli organici nella pubblica amministrazione oppure all’innovazione dell’ esclusività dell’invio telematico delle domande, di cui una quota del 90% è gestita dai Patronati.
Coi tagli ai Patronati si cerca solo di fare cassa in modo sbagliato. Il Governo si appropria di risorse non sue, perché il Fondo è alimentato, sulla base di un principio solidaristico, dalla contribuzione di chi lavora e quindi non incide direttamente sul bilancio dello Stato.In provincia di Caltanissetta ci sono circa 85 gli operatori che lavorano in oltre 35 uffici autorizzati, dove ogni anno si rivolge il 30% della popolazione. Tagliare il Fondo dei Patronati significa mettere in ginocchio questa rete di servizi, significa di fatto negare l’accesso ai diritti e alle tutele essenziali a lavoratori, disoccupati, pensionati ed immigrati.
In un momento di forte crisi economica e di forte disagio sociale non si possono indebolire i Patronati perché si lasciano i cittadini soli, col rischio di creare un pericoloso “mercato dei diritti” senza regole, che mette in discussione la gratuità dei servizi, che rischia di dirottare i più bisognosi verso faccendieri senza scrupoli.
Difendendo il ruolo dei Patronati si difende una causa giusta, si difende una risorsa utile ad un welfare moderno, si difende il valore della solidarietà e della coesione sociale.
Per queste ragioni ACLI – INAS – INCA e ITAL chiedono ai cittadini di firmare una petizione affinché, nella fase di discussione della Legge di stabilità in Parlamento, vengano eliminati i tagli al Fondo Patronati.

Luigi Giannone Direttore Provinciale Patronato ACLI
Antonio Bellanca Direttore Provinciale Patronato INAS – CISL
Sergio Norato Direttore Provinciale Patronato INCA – CGIL
Katya Maniglia Direttore Provinciale Patronato ITAL – UIL

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