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Conferenza e inaugurazione della mostra fotografica “M’illumino di smartphone”: sabato 14 giugno al museo regionale Archeologico di Caltanissetta

Redazione

Conferenza e inaugurazione della mostra fotografica “M’illumino di smartphone”: sabato 14 giugno al museo regionale Archeologico di Caltanissetta

Gio, 12/06/2014 - 10:43

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locandina mostra mi illumino di smartphoneCALTANISSETTA – Giorno 14 giugno 2014 alle ore 17,30, presso il Museo Regionale Archeologico di Caltanissetta, verrà inaugurata la mostra dal titolo  “M’illumino di smartphone”  a cura del fotografo Maurizio Geraci, organizzata dall’ arch. Giovanni Crisostomo Nucera, Direttore del Museo Archeologico di Caltanissetta e dal fotografo Maurizio Geraci . Copywriter e graphic designer Maria Rita Pitruzzella

Il progetto è stato pensato da Maurizio Geraci e successivamente realizzato nei primi mesi del 2013. Inizialmente nato con lo scopo primario di coinvolgere la gente comune in un lavoro “artistico”,  rendendola complice e protagonista, in seguito ha assunto una importante funzione di analisi sociologica. La scelta mirata di fotografare soggetti appartenenti a diverse tipologie sociali e differenti età anagrafiche è a sostegno di una tesi precisa: rappresentare le comuni abitudini di una società eterogenea. 50 persone fotografate, 2186 fotografie, 8 modelli di smartphone e una sola espressione che accomuna tutti: lo sguardo,  diretto alla ipnotica luce fredda del display, intorno il nulla, buio…una fortissima decontestualizzazione caratterizza ogni ritratto. Un continuo e costante numero di connessioni e condivisioni virtuali che si contrappongono ad un’aberrante alienazione. La scena di volti rapiti ed illuminati dal display di uno smartphone è uno spettacolo consueto e facilmente reperibile nel quotidiano di qualsiasi individuo. Uno strumento che avvicina riducendo le distanze  ma che, allo stesso tempo, allontana ed estranea dalla realtà di quell’attimo, con conseguenti danni,  sul piano clinico e psicopatologico, in particolare per gli adolescenti. Obiettivo fondamentale della mostra è sensibilizzare i giovani all’uso corretto di tali utilissime tecnologie, affinchè comprendano che nessuno strumento di comunicazione, neanche il più avanzato, potrà mai a competere con il piacere di guardare negli occhi una persona.

L’inaugurazione della mostra sarà preceduta da una conferenza presentata dall’Arch. Giovanni Crisostomo Nucera, Direttore del Museo Archeologico di Caltanissetta, in cui interverranno il  Prof. Mario Giacomarra, Docente di Sociologia della Comunicazione alla Facoltà di Lettere di Palermo; la Prof.ssa Marina Castiglione Docente di Linguistica Italiana alla Facoltà di Scienze della Comunicazione di Palermo e l’Architetto Pasquale Tornatore, Responsabile della Rete Cultura del centro Sicilia. Sarà possibile visitare la Mostra dal 14 – 21 giugno 2014 dalle ore 9,30-12,30 alle ore 15,30-17,30

Maurizio Geraci  nasce nel 1969 a Palermo. Appassionato di fotografia da molti anni, dal 2002 è socio della FIAF Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. Si occupa soprattutto di reportage culturale ed antropologico, con particolare attenzione all’impatto dell’uomo sul territorio. Ha partecipato a diverse mostre collettive. E’ stato premiato da Enzo Sellerio come “Vincitore assoluto” al Concorso Fotografico organizzato in occasione del 152° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato ed ha esposto alla mostra tenutasi in occasione del medesimo concorso al Teatro Massimo di Palermo. Nel 2004 il suo Portfolio “Il tunnel rosa nero” è stato vincitore al 10° Raduno del Fotoamatore Siciliano, in giuria il Presidente della FIAF Fulvio Merlak e Giorgio Rigon (autore FIAF dell’anno 2004). Nel 2005 il Portfolio “La spiaggia negata”, (reportage sulle coste palermitane) è stato segnalato al concorso nazionale 11° Etna photo meeting, patrocinato dalla FIAF e dalla Provincia Regionale di Catania. Nel 2010 i reportage “Borghi rurali” viene segnalato al 10° Concorso “Portfolio Insieme”, nello stesso anno Witness Journal pubblica il suo lavoro “Mi pare di vederli”, reportage sulla vita dei minatori siciliani raccontato dai protagonisti di quelle tragiche vicende.

Nel 2011 l’associazione Arte Indivisa lo invita a partecipare alla manifestazione “L’arte contro le mafie” il suo reportage Libera Terra, che racconta l’attività della Coop. Placido Rizzotto che gestisce le terre conquistate alla mafia, viene esposto dal 24 nov. al 18 dic. Al Museo di Scienze Naturali di Torino.

Le stesse foto vengono esposte alla Biblioteca Nazionale Centrale in Roma dal 20 settembre al 20 ottobre 2012 e successivamente alla Basilica di San Giovanni maggiore a Napoli.

Una sua opera è in esposizione permanente al Palazzo Ferdinandeo Presso castro Pretorio a Roma.

 Alcune foto tratte dal reportage “Borgo Santa Rita” sono state esposte presso la prestigiosissima sala Nervi del Palazzo delle Esposizioni di Torino nell’ambito dell’atto conclusivo della 54^ Biennale di Venezia nel gennaio 2012.

Nel 2013 La stampa di Torino pubblica una parte del reportage “Borgo santa Rita” a corredo di un articolo della giornalista Laura Anello.

 

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