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Palazzo del Carmine. Si parla di Tarsu nell’incontro tra amministratori e Ato

Redazione

Palazzo del Carmine. Si parla di Tarsu nell’incontro tra amministratori e Ato

Gio, 06/09/2012 - 13:57

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CALTANISSETTA – Le addizionali della Tarsu, ex Eca ed ex Meca e l’invio dei recenti solleciti di pagamento per la Tarsu 2010, al centro dell’incontro che si è tenuto questa mattina a Palazzo del Carmine, alla presenza della dott.ssa Ingala, liquidatore dell’Ato Ambiente Cl1, su invito del Presidente del Consiglio Comunale Calogero Zummo. Hanno preso parte alla riunione Giuseppe Arcarese, capo di gabinetto, Massimiliano Turco, presidente della commissione bilancio, Angelo Scalia e Antonio Favata, rispettivamente capigruppo del PD e del Gruppo misto, Felice Dierna dell’Udc e Carmelo Bosco, rappresentante dei Comitati permanenti.
 
In merito all’aumento del 40 per cento, Bosco ha anticipato l’intenzione da parte dei comitati di impugnare la delibera varata nel 2010 dalla Giunta Campisi.  Le motivazioni sono riconducibili  – a suo dire – all’illegittimità da parte del Consiglio Comunale di demandare alla Giunta, attraverso un  regolamento comunale, l’aumento del 40 per cento e, sempre secondo il rappresentante dei comitati permanenti, perché i bilanci dell’Ato non erano stati ancora approvati.
 
Sul 5 per cento dell’ex Eca e Meca la dott.ssa Ingala ha spiegato che le addizionali sono disposte da una normativa rigida e che la loro applicabilità è sempre valida e lei è una mera esecutrice.
“L’unica eccezione – ha specificato – è che tali entrate, secondo la legge n.122 del 2010, dovrebbero essere destinate dai comuni a finalità sociali”.
 
Sul contributo che va alla Provincia, tanto contestato in questi ultimi giorni – l’Ente che incamera la somma aveva deliberato nel 2010 di rinunciare agli importi, ma subito dopo la stessa Provincia, con una missiva, rivendicava all’Ato i pagamenti che dal 2006 fino al 2009 avrebbe dovuto riscuoterli dalla Serit, nel 2010 dall’Aipa e infine nel 2011 dalla società d’ambito, che incamera le somme senza avvalersi di enti impositori.
 
Sulla questione avanzata dal presidente Zummo in merito al rimborso percentuale che spetta ai contribuenti che conferiscono la differenziata direttamente al CCR, centro di raccolta comunale, la dott.ssa Ingala ha spiegato che c’è differenza tra le utenze domestiche e quelle commerciali. Negli anni passati, quelle domestiche hanno ricevuto un assegno di rimborso in base alla quantità di prodotto (vetro, carta, plastica e allumino) conferito. Per quelle  commerciali, il rimborso invece viene calcolato in termini percentuali e la Ingala si è riservata di verificare se questo è stato praticato. 
 
Il presidente Zummo ha ribadito che le bollette si devono pagare e ha sottolineato che la dott.ssa Ingala, nella qualità di liquidatore, si limita ad applicare le normative vigenti: “Per quanto riguarda il tributo che spetterebbe alla Provincia Regionale, verificheremo direttamente con il Ragioniere Generale dell’Ente come mai, almeno sulla carta, continuano a richiedere le spettanze all’Ato, comunque effettueremo un’attenta verifica su tutti gli argomenti trattati”.
 
A termine della riunione il rappresentante dei comitati ha specificato che la loro azione non è rivolta contro l’ATOCl1, ribadendo comunque la ferma volontà a ricorrere alla Commissione Tributaria Regionale, dopo che i cittadini avranno ricevuto la cartella di pagamento che, rispetto all’avviso bonario ricevuto in questi giorni, sarà gravata da sanzioni e interessi.
A tale proposito, la Ingala, sulla scorta delle esperienze acquisite, ha riferito che “sulle impugnazioni della TARSU avanzate da alcuni cittadini dei comuni della provincia, vero è che la Commissione Tributaria ha dato ragione a questi cittadini, ma non ha annullato le cartelle esattoriali. Per questo motivo i contribuenti hanno dovuto egualmente pagare sanzioni e interessi oltre al contributo unificato. Questo per specificare, continua il liquidatore, che fermo restando il diritto del contribuente di ricorrere, lo stesso deve valutare bene l’opportunità di farlo”.

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