La Juniores biancoscudata avrebbe dovuto giocare a Casteltermini (campo neutro) contro i pari età del Licata: gara ad eliminazione diretta. L’appuntamento è fissato per le undici di lunedì 26 marzo: molti dei piccoli calciatori rinunciano alla giornata di scuola per non mancare alla “sentitissima” partita. La comitiva si reca in un locale per pranzare prima del viaggio; al termine del pasto, la compagine guidata dal tecnico Maurizio Salvaggio si trasferisce dinanzi al Palmintelli, luogo fissato per la partenza. Con grande stupore dei ragazzi, dell’allenatore e dei genitori presenti, dell’autobus nessuna traccia. Interviene il responsabile del settore giovanile Roberto Bellomo che immediatamente contatta telefonicamente alcuni dirigenti che si limitano ad addurre scuse poco plausibili.
Grande sconforto e rabbia fra i ragazzi che a capo chino e masticando amaro hanno mestamente preso la via di casa. Una storia che di educativo e di sportivo a davvero poco; peraltro segue di poche settimane la radiazione della squadra giovanissimi dal torneo regionale dopo quattro rinunce. Il chiaro sintomo dello stato di abbandono in cui versa il settore giovanile della Nissa fino a qualche anno fa, fiore all’occhiello della società. Il responsabile del settore giovanile, Roberto Bellomo (di cui apprezziamo la schiettezza e la capacità di autocritica) ha dichiarato: “Sono dispiaciutissimo. Erano più di due settimane che ricordavo alla società quest’appuntamento. Domenica pomeriggio, allo stadio Marco Tomaselli, sono stato rassicurato sulla vicenda. Io, capisco che in una stagione di grande confusione societaria, possano succedere dei disguidi: tre presidenti sono tanti. Ho anche anticipato dei soldi, ricostruito un settore giovanile distrutto, tesserando 73 ragazzi ma questo non me l’aspettavo. Preferisco non dire altro, sono troppo amareggiato”.