Salute

Mussomeli, attuazione protocolli ed equipe per il trasferimento secondario. Il Nursind non perde tempo e passa all’operatività

Redazione

Mussomeli, attuazione protocolli ed equipe per il trasferimento secondario. Il Nursind non perde tempo e passa all’operatività

Sab, 17/03/2012 - 12:28

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MUSSOMELI – “Come preannunciato in campagna elettorale, il nostro apparente silenzio mediatico in merito al tanto discusso problema delle competenze per i trasferimenti programmati di pazienti presso altri nosocomi per esami e/o consulenze, era solo legato al rispetto di quella che era la competizione affinché, quanto da noi proposto, non fosse ritenuto strumentale.
Con queste parole il segretario di presidio Luca Taibi e l’R.S.U. Osvaldo Barba preannunciano la presa di posizione della Nursind nei confronti di una questione che in questi mesi ha tenuto banco nei giornali locali così come nei corridoio del presidio ospedaliero del “Longo”.
Oggi, a elezioni concluse e a risultati pienamente raggiunti, – continuano – possiamo affermare che la soluzione da noi proposta alla direzione di presidio è stata anteriormente sottoposta al vaglio dell’Associazione Infermieri Legali e Forensi che ci ha fornito tutte le indicazioni necessarie affinché la nostra opinione rispecchiasse i canoni della legalità e soprattutto del buon senso. L’incontro con il direttore Mancuso ha avuto esito pienamente favorevole. Ovviamente la nostra proposta sarà sottoposto al vaglio dell’insediante delegazione trattante anche se già, telefonicamente, abbiamo avuto l’assenso di alcune delle organizzazioni sindacali interessate.”
Ma di cosa si tratta? I due sindacalisti chiedono innanzitutto l’istituzione immediata di un’equipe infermieristica a disposizione della Direzione Sanitaria da utilizzare esclusivamente per i trasferimenti secondari in regime d’incentivazione, attraverso la proposizione di un bando di reclutamento interno. Una soluzione che, a loro avviso, riuscirebbe a far fronte a eventuali problemi organizzativi e di personale, soprattutto nel caso di trasferimenti programmati  che possano interessare le diverse unità operative o l’intera struttura, e che non possano essere rimandati.
Così facendo, – si legge nel testo della proposta – rimarrebbe inalterata la continuità assistenziale oggetto delle rivendicazioni di altre sigle sindacali oltre ad avere un notevole risparmio in termini economici per l’Azienda essendo effettuabile il servizio proposto non in regime di pronta disponibilità.”
Ma i rappresentati Nursind hanno pensato anche ad un protocollo di trasferimento per il corretto impiego di attrezzature e personale, e non solo. “Il vantaggio ulteriore dell’impiego di questo strumento sarebbe maggiore per  una organizzazione come quella dell’A.S.P. 2 di Caltanissetta di tipo “hub and spoke”, – spiegano – ovvero la concentrazione dell´assistenza a elevata complessità in strutture di eccellenza (centri hub) supportati da una rete di ospedali minori (centri spoke) da cui vengono inviati pazienti oltre una certa soglia di complessità clinico/assistenziale, sarebbe quello di definire i percorsi organizzativi e burocratici migliori per la centralizzazione in rapidità e sicurezza dei malati.”