MUSSOMELI- L’opposizione consiliare per un attimo esula dai suoi compiti all’interno della casa comunale e punta dritto l’attenzione sulle recenti polemiche che in questi giorni tengono banco presso il P.O. “Longo” riguardanti il problema del trasferimento dei pazienti presso altri nosocomi e il correlato impiego del personale infermieristico di servizio. Dura ed infuocata la nota della minoranza consiliare riguardo la C.G.I.L definita dagli stessi come “troica pseudo sindacale”. Addirittura nella nota sono espresse chiare accuse di atti intimidatori non solo verso il direttore di presidio ma addirittura verso il manager dott. Paolo Cantaro. “ I gruppi Noi Mussomeli, PID e PDL sentono la necessità di intervenire sulle ultime notizie di stampa riguardanti il nostro ospedale. Ci siamo meravigliati della nota stampa attraverso la quale i sedicenti sindacalisti della CGIL intimavano al direttore sanitario del nostro
presidio la revoca di un suo provvedimento dallo stesso emanato qualche giorno prima. Le modalità di approccio alla problematica da parte dei sindacalisti Polito, Butticè, Cardinale evidenziano il tono intimidatorio adottato a discapito di un confronto dialettico civile tra le parti, quale dovrebbe essere quello tra la categoria sindacale e la dirigenza dell’ente. A parere degli scriventi non può un sindacato arrogarsi il diritto di chiedere la revoca di un provvedimento se non dopo essersi confrontato civilmente con chi lo ha emanato. Il modo di procedere di questi tre signori non è nuovo alla loro condotta pseudo sindacale. Appare appena il caso di manifestare il nostro sbigottimento in merito al comportamento oltraggioso e intimidatorio che il sig. Polito ha avuto nei confronti del Direttore generale, in occasione dell’incontro, avvenuto con i Sindaci e gli Amministratori del territorio inerente la problematica del punto nascita del nostro ospedale. In quell’occasione, il sig. Polito, petralese delle Madonie, minacciò il Direttore generale di tempestarlo di telefonate notturne e di comunicati stampa qualora non avesse ottemperato alle sue richieste. Tra queste richieste figurava la sostituzione dell’attuale direttore sanitario, con il quale ha montato in questi giorni una strumentale polemica tendente ad intimidirlo. L’accusa, formulata dai soliti noti della troica pseudo sindacale, riguarda un provvedimento emanato dalla Direzione sanitaria del presidio, conforme sia alla normativa contrattuale sia alla legge. Nella nota d’accusa pubblicata emerge la minaccia “di intraprendere tutte quelle legittime forme di lotta con coinvolgimento di altri dipendenti”. Proprio su questo specifico punto gli scriventi manifestano pubblicamente la loro preoccupazione per gli eventuali disservizi che si potrebbero determinare dalle azioni che i tre soggetti minacciano di intraprendere. Per tal motivo invitiamo chi di competenze a vigilare affinché ciò non si verifichi. Manifestiamo altresì notevoli perplessità sui continui comunicati stampa divulgati dalla troica che non fanno altro che denigrare l’immagine dell’ospedale, dei suoi dipendenti, dirigenti e non, e della stessa ASP. Riteniamo infine che questi signori, per la legge sulla privacy non possono portane all’attenzione della pubblica opinione la normale routine dei dirigenti dell’ospedale per cercare di infangarli e denigrarli. Si può consentire questo?”



