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Lo sfogo di alcuni tifosi ed imprenditori disposti a”rilevare” la Nissa

Redazione

Lo sfogo di alcuni tifosi ed imprenditori disposti a”rilevare” la Nissa

Gio, 16/02/2012 - 20:06

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CALTANISSETTA – Appresa la notizia delle difficoltà economiche della Nissa, alcuni tifosi volenterosi, per salvare in extremis la stagione, avevamo deciso di formare un gruppo, supportato anche da imprenditori locali, disposto a rilevare le quote societarie della Nissa, pagare gli stipendi ai giocatori e occuparsi della gestione della stagione in corso. Gli obiettivi erano quelli di riportare serenità nella squadra sperando di scongiurare la retrocessione in Eccellenza. La situazione della Nissa è drammatica: quella sportiva la vede all’ultimo posto della Serie D con la retrocessione dietro l’angolo; quella societaria non è da meno con i tanti, troppi, debiti accumulati che ormai sommano ad oltre 220mila euro.

Purtroppo dobbiamo constatare, non senza un sentimento di sconcerto, che nonostante l’impegno di queste persone, si continua a portare avanti la politica delle menzogne che tende a denigrare chi veramente ama i colori biancoscudati e vuole fare sacrifici per salvare il titolo. Adesso la strategia è quella di fare passare questi tifosi come dei bugiardi, come coloro che parlano a vanvera ma non sanno fare i fatti. Questo gioco al massacro non può più essere tollerato. Pertanto, dal momento che abbiamo preso visione della reale situazione economica della società bianco scudata, possiamo dimostrare in ogni momento la situazione di totale sfascio in cui versa la Nissa Fc.

E’ necessario che i protagonisti di questa situazione fallimentare, si prendano le responsabilità di questo fallimento sportivo, davanti ai tifosi e alla intera città. Per questo motivo, noi siamo pronti ad un confronto pubblico, con questa dirigenza e anche con quella precedente; diteci data, ora e luogo e noi ci saremo.

Ormai è innegabile, c’è una trattativa in corsa per rilevare la Nissa ma non possiamo accettare le condizioni che ci vogliono imporre: alle spese non indifferenti per pagare stipendi arretrati e futuri ai giocatori, nonché vitto e alloggio degli stessi, trasferte e via dicendo, ci è stato detto che dovevamo pagare anche i debiti pregressi che ammontano a decine di migliaia di euro, per l’esattezza a 222.998,07 euro. Una cifra che non comprende altri oneri di cui si sconosce l’esistenza.

Queste condizioni non le possiamo accettare; a questo gioco al massacro non siamo disposti a prendere parte; non vogliamo acquisire una società gravemente ammalata e di ciò ne avevamo fatto oggetto in alcune nostre precedenti denunce circa la situazione patrimoniale della Nissa che alla vigilia del 50simo compleanno rischia di scomparire dal panorama del calcio regionale e nazionale. Non abbiamo alcuna intenzione di risolvere i problemi che sono di altri, a loro spetta ripianare il deficit economico, fare fronte a rimborsi spese e pagare i fornitori.

Ci vuole un mecenate di scarso equilibrio intellettivo, per acquisire una società così ricca di debiti (col fisco, con i fornitori, con i giocatori che non ricevono rimborsi spese da quattro mesi ed altro ancora) per far rinascere la Nissa: dalla prima squadra al settore giovanile che sino a pochi mesi addietro era invidiato da tutte le altre società del settore.

Noi siamo disposti ad abbandonare definitivamente la trattativa le condizioni imposte resteranno quelle che ci sono state presentate; un ridimensionamento delle richieste, ci porterà a discutere del passaggio di proprietà, ma questo prima che la squadra parta per la trasferta di domenica.

Distinti saluti                                                                            Comitato Imprenditori nisseni

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