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Il Carnevale a Mussomeli: “solo un trionfo di buona volontà”. Le foto all’interno

Redazione

Il Carnevale a Mussomeli: “solo un trionfo di buona volontà”. Le foto all’interno

Lun, 20/02/2012 - 17:06

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MUSSOMELI Più che un vero e proprio Carnevale ieri è stata la festa della gente del luogo che ha voluto divertirsi ad ogni costo e contro ogni condizione atmosferica. Grande merito di tutto ciò va all’intera comunità parrocchiale mussomelese che ha sfidato l’inerzia e la riluttanza dell’intero tessuto socio-economico mussomelese verso questa festività che dura oramai da alcuni decenni. Tema dominate di quest’anno sono state le favole ed i personaggi dei cartoons. Se l’estro creativo non ha trovato magari il suo apice nei manufatti di cartapesta che hanno sfilato per il paese di certo ha impressionato positivamente la voglia di mettersi in gioco di grandi e piccini. Una Mussomeli come non la si vedeva oramai da moltissimi anni ieri ha fatto da sfondo ad un Carnevale che, in molte altre realtà come la vicinissima Acquaviva, è vissuto in maniera molto più partecipato e soprattutto estroso. Mussomeli ha perso negli anni lo smalto che invece aveva fino ai primi anni 80’ quando la festività raggiungeva il suo apice nelle due serate da ballo al mitico Palazzo Trabia. L’indimenticato “veglione” attirava una moltitudine di partecipanti che, sia la domenica che nella serata conclusiva del martedì, ballavano e si divertivano con grande goliardia e con la consapevolezza che quello era Carnevale. Ovviamente quanto accade oggi trova la sua spiegazione naturale nella consapevolezza che ad oggi non esiste una programmazione politica che valorizza e motiva i giovani. Come più volte ribadito, l’apatia per la vita socio-economico-politico locale parte proprio da questo e dalla convinzione che tutto quanto è “vecchio e stantio” nell’organizzazione politico-amministrativa di un paese, va immediatamente rimosso per il bene dell’intera comunità. Un plauso doveroso va sia ai partecipanti tutti che agli organizzatori. Va dato merito all’impegno profuso dalla parrocchia del Carmelo per essersi fatta promotrice dell’evento e alla parrocchia di S.Enrico per l’allestimento del carro e per i costumi. A parere dello scrivente la “palma d’oro” per il miglior abito non può che andare ad Achille Collura, magistrale interprete di un Mastro Geppetto che ha impressionato e non poco, la totalità dei partecipanti.