
CALTANISSETTA – Le dichiarazioni post congressuali dell’On. Torregrossa mi lasciano senza parole e mi meravigliano alla luce di quanto sancito al congresso provinciale del Pdl e conoscendo altresì il suo equilibrio e la sua signorilità. Il neo Presidente ha dichiarato: “ Personalmente ho dimostrato ampia apertura a tutte le componenti e anche la scelta tecnica di non presentare altre liste va intesa in questo senso perché, diversamente, la composizione del direttivo sarebbe stata pressocchè totalitaria. La mia storia è fatta di rispetto per tutti e in questo senso va intesa la scelta di non stravincere.”
In pratica dovremmo ringraziare lui e il gotha del PdL per averci permesso di parlare, di aver potuto presentare una lista, di esprimere candidati ed eletti altrimenti, se avessero voluto ci avrebbero messi alla porta. Come dire, giochiamo contro gli ultimi i classifica, schieriamo le riserve e giochiamo senza punte in modo tale limitare il passivo. Iniziamo davvero bene il nuovo corso del PdL! Non c’è che dire. Pensavamo di poter inserirci in un contesto democratico, dove poter parlare liberamente ed esprimere idee, pensieri e proposte potessero rappresentare un elemento di crescita in tutti i sensi del partito. Invece già nelle dichiarazioni post partita lamentiamo una caduta di stile che avremmo voluto non sentire, ancora più antipatica di quella del voto controllato palesemente riscontrata assistendo allo scrutinio o quella dei tesserati religiosamente in coda per votare all’apertura dei seggi senza aver ascoltato le mozioni per poi sparire. Capisco che Caltanissetta Protagonista abbia dato un leggero fastidio, comprendo che la nostra è una voce fuori dal coro, ma in democrazia bisogna prendere atto delle minoranze, piaccia o non piaccia.
Caro Raimondo ti ringraziamo comunque per il tuo profondo rispetto e per non averci umiliato; permettimi di consigliarti, se questo non desta fastidio, di schierare la squadra al completo alle prossime tornate elettorali perché li non giocherai partite di allenamento in casa ma scontri autentici contro gente giustamente esasperata e inferocita.
Michele Giarratana

