PALERMO – Nulla di fatto nella riunione della prima Commissione dell’Assemblea regionale siciliana. In agenda ieri la discussione sul futuro delle Province a seguito della proposta del Governo dell’abolizione delle stesse con la conseguente creazione dei Liberi Consorzi. In Commissione i pareri sono stati discordanti fra i rappresentanti dei diversi gruppi politici. La posizione del gruppo del Popolo delle Libertà è stata quella di mantenere l’assetto delle Province ma solo se riempite di significato e competenze rispetto a quanto avviene attualmente. Attualmente le Province si occupano principalmente di scuole e viabilità mentre per le altre competenze sono stati creati una serie di Enti, ritenuti dal PdL, inutili come gli Ato, gli Iacp, le Asi ecc. “Quindi via gli Enti e che le competenze passino alle Province – sostiene il deputato del PdL Raimondo Torregrossa – altrimenti, in queste condizioni, le Province non hanno motivo di esistere: rappresentano solo un inutile spreco di denaro”. Il Partito Democratico, per il tramite del Capogruppo, On. Cracolici, ha sostenuto l’opportunità di applicare la legge nazionale che prevede l’abolizione delle Province con il commissariamento al termine del mandato elettorale dei singoli Presidenti. L’On. Lino Leanza dell’MpA ha sostenuto che, se proprio si devono sciogliere le Province, non si può lasciare un vuoto istituzionale e quindi bisogna riflettere bene sulla validità dei Liberi Consorzi. Con la proposta del Governatore Lombardo sui Liberi Consorzi si rischia la creazione di almeno 30 Consorzi con buona pace dei risparmi e della semplificazione. In questo clima di diversità di posizioni arriva la proposta di Torrregrossa che ha invitato il Presidente della prima Commissione ad indire un incontro dei capigruppo alla presenza del Governatore della Sicilia per trovare una linea unitaria da portare avanti per la soluzione tempestiva della questio. Si torna in Commissione domani sullo stesso argomento.

