CATANIA – E’ stata recuperata la scatola nera dell’elicottero del 118 precipitato ieri nelle campagne di Mineo (Catania) venti minuti dopo il decollo dall’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. L’apparato, che contiene le delle conversazioni radio tra i piloti e la sala operativa nissena, e’ stato posto sotto sequestro dalla Procura di Caltagirone, che conduce l’inchiesta. La scatola nera sara’ inviata a Londra nei laboratori di una ditta specializzata per la decrittazione. Sul luogo del disastro, che ha causato un morto e quattro feriti, stamattina e’ intanto arrivato Claudio Scarpato ingegnere meccanico dell’universita’ la Sapienza di Roma, incaricato dalla Procura di Caltagirone, di compiere una perizia. Il tecnico ha effettuato una prima ricognizione ed ha visionato i resti dell’elicottero, un I Dams nuovo che nello scorso dicembre ha sostituito il vecchio modello in servizio al 118 nisseno. Non e’ stata ancora fissato il giorno in cui sara’ effettuata l’autopsia sul corpo del copilota Sergio Torre, 48 anni, originario di Milazzo, morto nell’incidente e rimasto incastrato dentro il relitto dell’elicottero. Restano gravi ma stazionarie le condizioni dei quattro feriti. La piu’ grave e’ Angela Bonelli, 50 anni, la paziente che doveva essere trasferita da Caltanissetta a Messina e e che ha la milza rotta, un rene compromesso e una lesione polmonare. E’ ricoverata in rianimazione all’ospedale Garibaldi di Catania dove si trova anche il pilota Luca Troia, 47 anni, di Gaggi (Messina), che ha una lesione alla colonna vetebrale. Gli altri due feriti, Antonio Giuffrida, 52 anni, infermiere, che ha riportato lievi traumi agli arti inferiori e contusioni multiple, e Rita Di Manno, 54 anni, medico anestesista, che ha subito la frattura della clavicola e dello sterno, sono ricoverati, sempre a Catania, nell’ospedale Cannizzaro.