Salute

Resistenza a pubblico ufficiale, arrestato un nigeriano

Redazione

Resistenza a pubblico ufficiale, arrestato un nigeriano

Mer, 20/04/2011 - 11:44

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CALTANISSETTA – Controlli delle volanti di Polizia sul territorio hanno portato ieri sera ad una segnalazione per detenzione di sostanze stupefacenti e ad un arresto. Nel primo intervento, avvenuto intorno alle 20,30 nei pressi di corso Umberto, gli agenti di una volante in servizio di controllo del territorio, dopo avere notato due individui aggirarsi con fare sospetto tra le vie adiacenti Corso Umberto, hanno proceduto al controllo degli stessi, rinvenendo nella disponibilità di uno di essi 2,5 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish. Il responsabile del fatto, B.C., nisseno, 28 anni, è stato segnalato questa mattina alla competente Autorità amministrativa per la violazione dell’art. 75 DPR 309/90. L’altro intervento ha visto una pattuglia del Reparto Prevenzione Crimine di Padova in servizio di controllo del territorio nisseno in via Rochester, procedere all’identificazione di un giovane extracomunitario la cui presenza sospetta era stata segnalata da alcuni cittadini al 113. Il controllo di Polizia ha consentito di rinvenire addosso al giovane una grossa pietra, che probabilmente voleva lanciare verso autovetture in transito. Durante le fasi dell’accertamento lo straniero ha però opposto resistenza attiva alle operazioni, spintonando e minacciando gli agenti. Invitato a desistere, il giovane ha invece  colpito con calci e pugni i poliziotti che, fortunatamente, non hanno riportato lesioni ma si sono visti costretti a procedere all’arresto dello straniero, il nigeriano ventiseienne Ernest Johnbo, ritenuto responsabile del reato flagrante di resistenza a pubblico ufficiale. Dell’avvenuto arresto è stato immediatamente avvisato il sostituto procuratore della Repubblica dott. Paci. Difensore d’ufficio è stato nominato l’avvocato Valentina Di Maio del foro di Caltanissetta. Nella mattinata odierna
gli atti sono stati trasmessi alla locale Procura della Repubblica per la successiva richiesta di convalida dell’arresto.

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