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Scoprire il Madonie UnescoGlobal Geopark: il racconto di una geodiversità che affascina

Redazione 3

Scoprire il Madonie UnescoGlobal Geopark: il racconto di una geodiversità che affascina

Mer, 10/12/2025 - 09:47

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Il Madonie UnescoGlobal Geopark ubicato in Sicilia, prevalentemente nel territorio dell’area metropolitana di Palermo, in un contesto paesaggistico particolarmente interessante dal punto di vista geologico, geomorfologico e naturalistico, include anche il territorio del Parco delle Madonie. Il Geoparco, che comprende 22 comuni, abbraccia un’area che si muove dalla fascia costiera settentrionale ai margini collinari centro-meridionali dell’isola, passando per il gruppo montuoso con le vette più alte della Sicilia, dopo il complesso vulcanico dell’Etna. Esso racchiude nei suoi confini territoriali un’incredibile geodiversità che racconta molti degli aspetti evolutivi della geologia siciliana, attraverso molteplici affioramenti sedimentari, che ci riportano geo-cronologicamente a circa 235 milioni di anni fa.

Un territorio con interessanti morfologie carsiche, epigee e ipogee, che si sono sviluppate principalmente nei settori in cui affiorano i depositi carbonatici del Mesozoico.

Le caratteristiche geologiche, emblematiche dei processi di formazione della Sicilia, unite ai processi morfodinamici e tettonici ancora in corso, in ragione della sua posizione geografica rendono il Geoparco un’area fondamentale per la conoscenza e la ricostruzione geologica della porzione siciliana della Catena Appenninico-Maghrebide in cui esso è inserito, oltre che della formazione del mare Mediterraneo e del successivo bacino Tirrenico in generale.

Ciò anche attraverso l’individuazione e la formalizzazione di cinque unità geologiche, otto formazioni litostratigrafiche e 70 geositi censiti, che simboleggiano un areale eccezionale come laboratorio di studio per gli ambiti delle Scienze della Terra e della relativa storia naturale.

Sul territorio del Geoparco si è sviluppato un sistema naturale estremamente ricco in biodiversità con oltre la metà delle specie della flora più evoluta. In un’area molto piccola, circa il 2% della superficie della Sicilia, cresce oltre la metà delle specie della flora più evoluta: circa 1.800 piante, tra cui centinaia di piante endemiche uniche al mondo, di cui spesso sono sopravvissuti pochissimi esemplari, oggi a rischio di estinzione, tra cui l’abete delle Madonie.

Non solo una “palestra” didattica per generazioni di studenti universitari di scienze geologiche e di scienze naturali, ma anche un mondo che affascina ogni anno migliaia di visitatori che, seppur non particolarmente esperti nelle Scienze della Terra, tuttavia non restano insensibili di fronte alla bellezza dei paesaggi che si susseguono dalle pendici dei monti fino alle aree sommitali con peculiari e ricchi contenuti fossiliferi inseriti nelle rocce, alla dolce frescura che emanano le acque sgorganti dalle numerose sorgenti disseminate nel massiccio a significare una idrogeologia alquanto articolata, sino al mistero delle tante grotte che sono altrettante porte di accesso ai mondi sotterranei ignoti, inseriti in paesaggi affascinanti, anche in ragione dei significativi borghi che includono sentieri geologici urbani, musei a tema, attività sportive, ricreative e didattiche.

In questo luogo di rara bellezza è possibile percorrere due sentieri geologici: Inghiottitoio della Battaglietta – Portella Colla” e . 2 “Le Pietre e l’acqua ”.

Il sentiero “Inghiottitoio della Battaglietta Portella Colla” si snoda nel settore centrale del Parco e consente di osservare alcune delle principali peculiarità geologiche e geomorfologiche delle Madonie. Lungo il percorso si incontrano rocce sedimentarie, formatesi in ambiente di mare basso e di mare più profondo; tali rocce, originatesi in tempi geologici diversi, sono state successivamente trasportate e collocate nella loro attuale posizione a seguito delle grandi forze naturali che hanno generato la catena montuosa Madonita. Esse ci raccontano una storia geologica lunga 220 milioni di anni. Il sentiero, inoltre, attraversa diverse morfologie che rappresentano il risultato dell’azione di modellamento svolta dagli agenti geomorfologici sulle differenti rocce affioranti. Si sono venuti a creare, in tal modo, paesaggi suggestivi e di grande interesse scientifico.

Il percorso “Le pietre e l’acqua” si divide in tre sotto itinerari o sentieri, dei quali due ricadono all’interno del territorio comunale di Castellana Sicula, e uno all’interno del territorio del Comune di Petralia Sottana. La particolarità di questi sentieri, realizzati anche in zone antropizzate, è che riescono a legare in maniera naturale oltre che gli aspetti strettamente naturalistici e geologici, anche le testimonianze delle attività dell’uomo ad essi legati.

Sul sito dell’Ente Parco delle Madonie Geoparco delle Madonie – Patrimonio Unesco | Ente Parco delle Madonie è disponibile la carta multimediale dei geositi del Geopark delle Madonie.

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