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San Cataldo. Gestione Tari. Modaffari (Riprendiamoci la Città): “Applicato per anni criterio sanzionatorio illegittimo; intervenga il sindaco”

Redazione 1

San Cataldo. Gestione Tari. Modaffari (Riprendiamoci la Città): “Applicato per anni criterio sanzionatorio illegittimo; intervenga il sindaco”

Gio, 18/12/2025 - 04:49

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SAN CATALDO. Il Gruppo Consiliare “Riprendiamoci la Città”, attraverso il consigliere Giampiero Modaffari, interviene in merito alla recente risposta fornita da SOGET il 15 dicembre 2025, relativa all’Atto di Indirizzo approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale sulla gestione della TARI.

A fronte di una comunicazione del Sindaco che ha definito tale risposta “favorevole ai contribuenti”, riteniamo necessario richiamare l’attenzione su aspetti che appaiono tutt’altro che soddisfacenti. Il concessionario ha infatti ammesso di aver applicato per anni un criterio sanzionatorio illegittimo: il cosiddetto “cumulo materiale”, ovvero l’irrogazione di cinque sanzioni distinte per lo stesso errore, riferito a cinque annualità diverse, anziché il “cumulo giuridico” previsto dalla legge, che prevede una sola sanzione, eventualmente maggiorata.

Questa pratica ha prodotto avvisi di accertamento onerosi, con conseguenze pesanti sulle tasche di tantissime famiglie, spesso in difficoltà, ignare dei propri diritti e mai informate della possibilità di un percorso trasparente e partecipato. SOGET ha corretto questa erronea applicazione solo per quei cittadini che hanno presentato formale richiesta di annullamento in autotutela. Per tutti gli altri, nessuna rettifica: il silenzio dell’Amministrazione su questo punto è inaccettabile!.

Ma non è finita qui. Il concessionario ha sistematicamente calcolato la superficie utile tassabile ai fini TARI delle unità immobiliari censite catastalmente quali C [C/1 (Negozi e botteghe) – C/2 (Magazzini e locali di deposito) – C/3 (Laboratori per arti e mestieri) – C/4 (Fabbricati e locali per esercizi sportivi) – C/5 (Stabilimenti balneari e di acque curative) – C/6 (Stalle, scuderie, rimesse, autorimesse) – C/7 (Tettoie chiuse o aperte)], utilizzando la superficie indicata in visura catastale con DATI DI SUPERFICIE, sempre superiore alla consistenza, che nulla ha a che vedere con la superficie utile calpestabile che risulta quella indicata in visura quale CONSISTENZA! (sempre MINORE di quella indicata con DATI DI SUPERFICIE)!.

L’uso di un dato più elevato ha comportato accertamenti palesemente illegittimi, emessi spesso per un intero quinquennio, senza alcuna comunicazione preventiva ai cittadini, come invece richiesto dal Regolamento Comunale TARI del 2023.

Ancora più grave è la mancata attivazione del contraddittorio preventivo, un diritto fondamentale riconosciuto dallo Statuto del Contribuente e richiamato espressamente dal nostro Regolamento Comunale (Art. 6, comma 2). Il concessionario non ha mai invitato i cittadini a fornire chiarimenti prima di emettere avvisi di accertamento. Ha agito unilateralmente, senza rispettare né la legge né i principi di trasparenza e correttezza amministrativa.

Il nostro Gruppo Consiliare chiede con urgenza al Sindaco di intervenire in via formale per:

  • intimare al concessioario l’annullamento in autotutela di tutti gli avvisi illegittimi;
  • disporre il rimborso o la compensazione delle somme indebitamente versate;
  • obbligare il concessionario a emettere una notifica di contraddittorio preventivo prima di ogni nuovo accertamento;
  • richiedere l’applicazione delle sanzioni contrattuali previste per condotte in violazione dello Statuto del Contribuente;
  • valutare la posizione dell’Assessore competente, la cui inerzia in una materia così rilevante appare incomprensibile.

Non è sufficiente che il concessionario ammetta di aver sbagliato. Occorre che il Comune assuma con fermezza il proprio ruolo di garante dei diritti dei cittadini.

L’Atto di Indirizzo votato all’unanimità dal Consiglio deve tradursi in azioni concrete, non in comunicazioni di facciata.

I cittadini di San Cataldo meritano risposte chiare, giuste e tempestive. Non possiamo permettere che paghino per errori non loro.

Giampiero Modaffari

Consigliere Comunale – Gruppo “Riprendiamoci la Città”

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