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Da don Puglisi a don Diana: la storia dei preti coraggio nel libro di Marcello Cozzi

Redazione 3

Da don Puglisi a don Diana: la storia dei preti coraggio nel libro di Marcello Cozzi

Dom, 14/12/2025 - 10:32

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La storia dei rapporti tra la Chiesa e la mafia, la camorra e la ‘ndrangheta è complessa e contraddittoria. È diffusa la consapevolezza che talvolta uomini di Chiesa abbiano ceduto alla paura o al quieto vivere. Ma ci sono invece testimoni che hanno vissuto il Vangelo con coerenza, tale da “interferire” con gli affari, le complicità, gli equilibri e i crimini della malavita organizzata e della sua “cultura”. Alcuni hanno dato la vita per questo. Ne parla il libro di don Marcello Cozzi, “Non interferite. Il sangue dei preti sull’altare delle mafie”, edizioni San Paolo. Alcuni di questi preti sono conosciuti ma ce ne sono altri, meno noti, che comunque hanno accompagnato la storia d’Italia dalla sua nascita a oggi. “Volevo conoscerli questi preti”, scrive l’autore, “approfondire le loro storie e imprimere su carta che i sacerdoti divorati dalla piovra mafiosa appartengono anche a tempi meno recenti, hanno nomi di cui nessuno sa, e sono stati molti di più di quello che comunemente si pensa. Le loro vicende per me sono diventate Vangelo”. Il libro, con l’introduzione di Lirio Abbate, è così un viaggio nella memoria e nella coscienza del Paese: un tributo ai preti che non hanno avuto paura di “disturbare” la mafia e un invito a tutti a non restare indifferenti rispetto ad una piaga ancora non sanata. Il primo capitolo è dedicato alla storia di don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia a Palermo il 15 settembre del 1993, proprio il giorno del suo 56° compleanno. E’ stato beatificato da Papa Francesco il 25 maggio del 2013. Sempre a Palermo, quasi ottanta anni prima, era stato ucciso don Giorgio Gennaro, originario di Modica e parroco di Ciaculli. Fu nel paese dove esercitò questo ministero che il clan decise, nel febbraio del 1916, di porre fine alla sua vita. “Denunciò senza peli sulla lingua”, i Greco, i mafiosi locali, e “due sicari attesero il parroco in via Conte Federico – si legge nel libro -, una strada che collegava Ciaculli alla vicina Brancaccio, e lo uccisero con due colpi di lupara. Nel libro si ricordano le storie, con testimonianze accurate e anche inedite, di altri sacerdoti, come don Peppe Diana, don Gaetano Millunzi, don Cesare Boschin, per citare alcune delle storie raccontate nel libro di don Cozzi, tutti assassinati dalla criminalità organizzata per avere difeso la legalità e soprattutto i più fragili. (ANSA). 

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