Salute

Omicidio Aldo Naro, la famiglia del medico sancataldese: “Assoluzioni? Lo Stato ha fallito”

Redazione 3

Omicidio Aldo Naro, la famiglia del medico sancataldese: “Assoluzioni? Lo Stato ha fallito”

Mar, 25/11/2025 - 10:20

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Sono passati quasi undici anni dall’omicidio del 25enne Aldo Naro, commesso il 14 febbraio del 2005 alla discoteca Goa di Palermo, e finora un solo condannato, all’epoca dei fatti minorenne e incensurato: Andrea Balsano, che ha finito di scontare la pena. Dopo la sentenza con la quale la Corte d’Assise di Palermo ieri ha assolto tre buttafuori della discoteca, uno dei quali abusivo, la famiglia del medico di San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, affida le sue considerazioni alla pagina social dedicata al figlio medico. Per loro, che hanno partecipato a tutte le udienze, la sentenza e’ “un chiaro fallimento che non riguarda noi, la famiglia di Aldo. Anzi, alla fine noi abbiamo vinto. Perche’? Perche’ nei quasi 11 anni nel corso dei quali si e’ svolta la vicenda processuale del nostro Aldo abbiamo fatto il possibile e l’impossibile per fornire tutto cio’ che serviva per giungere a una giusta sentenza di condanna”. Ma, secondo la famiglia, non c’e’ stata. “Abbiamo fatto indagini, attivato i nostri periti per avere le loro determinanti consulenze – ricorda la famiglia di Aldo Naro – siamo arrivati a consentire la esumazione del suo corpo per ripetere gli esami che il misterioso ‘smarrimento’ della Tac cranio fatta ad Aldo nella immediatezza dell’omicidio avevano reso nuovamente necessari. Abbiamo sofferto a ogni udienza per affermare verita’ abbaglianti che chi di dovere non riusciva a vedere. Abbiamo dovuto prendere atto alle loro assurde richieste di archiviazione mentre fatti e circostanze urlavano la necessita’ di andare avanti nell’accertamento delle responsabilita’ che si evidenziavano, anche con l’ammissione della partecipazione ai pestaggi di Aldo di qualche indagato”. Tre assoluzioni e una verita’ ancora del tutto non accertata visto che “Aldo Naro – evidenzia la famiglia – e’ stato ucciso da un numero indefinito di assassini che hanno colpito senza pieta’ il suo corpo: gli hanno fratturato il setto nasale, le vertebre C2 e C3 della colonna vertebrale, del maxillofacciale, provocato una emorragia subaracnoidea e altre sue emorragie, un infiltrato emorragico al polmone e diverse altre lesioni. Tutto questo, secondo la sentenza a opera del solo minorenne, ormai unico condannato. Abbiamo vinto perche’ abbiamo la verita’ dalla nostra parte, che nessuno potra’ cambiare e che si trova gia’ al cospetto di Dio”. (AGI)

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