«Troppi silenzi su questo genocidio» MANIFESTAZIONE IN PIAZZA. Partecipato corteo di studenti che gridavano “Free, free Palestine!”
L’ex sindaco Gambino sfila con la kefiah. La segretaria della Cgil: «Quello di oggi non è uno sciopero come tutti gli altri…»
Manifestazione partecipata ieri mattina a Caltanissetta dove molte persone e tantissimi studenti hanno risposto all’appello della Cgil nissena e si sono ritrovati in piazza Garibaldi per dire “no” alla guerra in Medio Oriente, un conflitto che ha provocato sdegno per il massacro che le forze armate israeliane stanno mettendo in atto a Gaza. «Quello di oggi –ha detto la segretaria provinciale della Cgil Rosanna Moncada –non è uno sciopero come tutti gli altri: il mondo del lavoro è sceso in piazza assieme agli studenti per parlare di libertà ed anche nella nostra città si leva un coro per ricordare che tutti hanno diritto alla pace. Non si sceglie mai dove nascere, ma tutti abbiamo il diritto di vivere in pace. A Gaza si sta perpetuando una strage alla quale occorre porre subito la parola fine…». «Siamo qui a manifestare –ha sottolineato Calogero Santoro, presidente Arci –contro il genocidio di Gaza ed è importante essere presenti perché non è possibile che il Governo italiano stia zitto e non prenda una posizione netta a difesa dei palestinesi. Siamo pure preoccupati per le persone che erano sulla Flottiglia, arrestate in acque internazionali». fattori economici». Il corteo degli studenti è arrivato in piazza preceduto dal rullo dei tamburi e dal grido “Free, free Palestine”(“Palestina libera”). Poi gli interventi dei nisseni e dei tanti giovani che hanno urlato il loro “basta” al lo sterminio del popolo palestinese. Presente anche l’ex sindaco Roberto Gambino: «Aderiamo allo sciopero- ha detto il consigliere del M5S – ed alla manifestazione degli studenti, ed esprimiamo la solidarietà. Io stesso indosso la sciarpa kefiah palestinese che ho pure messo durante la seduta del Consiglio comunale nella quale anche la maggioranza di centrodestra ha condiviso il nostro documento con cui è stato dato mandato al sindaco Tesauro di scrivere alla Premier Giorgia Meloni per sollecitarla ad intervenire in difesa del popolo della Palestina. Questa è una guerra alimentata anche da «Siamo in presenza di un vero e proprio genocidio –ha detto l’attivi sta Paolo Manda –ed anche i civili devono far sentire la loro voce, perché sembra che tutti i Governi abbiano abbandonato i palestinesi al loro destino». «Dobbiamo rompere il silenzio che ha accompagnato sino ad ora questa guerra–ha sottolineato Gaetano Piazza –non è possibile restare inerti…». «Non possiamo rimanere zitti e chiudere gli occhi in presenza di un genocidio–ha aggiunto Aurora Macaluso –soprattutto quando siamo in presenza di un popolo che chiede solamente di sopravvivere in pace e in libertà». «E’ necessario sostenere il popolo palestinese –ha sottolineato Aldo Carapezza –poiché chi non parla diventa complice di un massacro contro gente inerme». «Anche in Italia c’è un fiume di persone che si muove per dire basta agli orrori di questa guerra, anche se ci dobbiamo ricordare che si continua a combattere in Ucraina- ha detto Mario Gangarossa-. Se non fermiamo questi conflitti c’è il rischio che potremmo ritrovarci con la guerra a casa nostra: non dobbiamo dimenticare che in Sicilia abbiamo la base di Sigonella e le postazioni del Muos a Niscemi». Particolarmente applauditi anche gli interventi Merita Riccobene, Mimma Castronovo, Michele Augello e Carlo Vagginelli e degli studenti Alessia Taibi, Chiara Marchese, Alice Annaloro, Omar Ndoye e Cristiano Curcio.

