Salute

L’evento dell’11 settembre a Caltanissetta: “Note di devozione”. La vara della Veronica a Palazzo Moncada, tra memoria di Gessolungo e la storia della Sacra Lega San Michele

Redazione

L’evento dell’11 settembre a Caltanissetta: “Note di devozione”. La vara della Veronica a Palazzo Moncada, tra memoria di Gessolungo e la storia della Sacra Lega San Michele

Lun, 08/09/2025 - 01:37

Condividi su:

CALTANISSETTA – Dopo aver raccontato la storia della Scinnenza, oggi volgiamo lo sguardo a un altro simbolo che sarà protagonista dell’evento “Note di devozione – 400 anni con l’Arcangelo Michele”, in programma giovedì 11 settembre alle 19:45 a Largo Barile, davanti a Palazzo Moncada: la Veronica.

La sua presenza non è soltanto scenica, ma profondamente identitaria. Questo gruppo sacro è infatti strettamente legato alla tragedia mineraria di Gessolungo, avvenuta il 12 novembre 1881, quando un’esplosione di grisou uccise 65 minatori, tra cui 19 carusi, nove dei quali rimasero senza nome. In memoria di quella sciagura, i minatori stessi vollero e fecero costruire la vara della Veronica, rendendola da subito un simbolo di fede, di dolore e di riscatto collettivo.

La storia più recente della Veronica è legata alla Sacra Lega San Michele, che ne detiene il possesso dal 1963. In quell’anno, sotto la presidenza del Cavaliere Melfa, la Lega acquisì ufficialmente il gruppo sacro dalla congregazione dei Domenicani, ormai ridotta a pochi membri. Già nei primi anni Sessanta, la Lega aveva iniziato a uscire in processione insieme ai Domenicani, sostenendo le spese della festività del Giovedì Santo e collaborando nell’organizzazione.

Il passaggio fu sancito da atti ufficiali e documenti di cessione, con un impegno economico da parte della Lega, che all’epoca contava circa 500 iscritti. La Sacra Lega San Michele non era soltanto un’associazione religiosa, ma anche una realtà di mutuo soccorso, capace di garantire ai propri membri persino funerali dignitosi, con loculi e sostegno concreto alle famiglie.

Dal 1963 a oggi, la Veronica è custodita e portata in processione dalla Lega, che la considera non solo un bene artistico e devozionale, ma anche un’eredità morale da tramandare.

Giuseppe Botta, presidente della Sacra Lega San Michele

Oggi la guida della Sacra Lega San Michele è affidata a Giuseppe Botta, figura molto conosciuta in città per la sua passione e dedizione alla Settimana Santa. Insieme al fratello Fabio, rappresenta uno di quei personaggi che vivono questa tradizione con il cuore, trasformando l’impegno morale e fisico in un servizio prezioso per la comunità. La sua presenza e il suo contributo, sempre in prima linea, sono fondamentali non solo per la buona riuscita della processione del Giovedì Santo, ma anche per il sostegno concreto a tutte le altre associazioni, da Gesù Nazareno ai Piccoli Gruppi Sacri. Un esempio che merita di essere raccontato e tramandato, perché è grazie a figure come Peppe Botta che la tradizione della Settimana Santa può guardare al futuro con speranza e continuità.

Il murales realizzato nel 2021 dall’Ass. Piccoli Gruppi Sacri per ricordare la tragedia di Gessolungo

Fondamentale sarà anche il contributo della Sacra Lega San Michele all’evento di giorno 11: per l’occasione, l’associazione porterà in processione un piccolo ma straordinario tesoro della propria collezione, una statua di San Michele alta poco più di un metro, di oltre 100 anni di storia. Un cimelio di eccezionale fattura che arricchirà ulteriormente la cornice di Largo Barile, rendendo l’omaggio al Patrono ancora più emozionante e solenne.

La Veronica, dunque, non è soltanto una delle vare più amate della Settimana Santa, ma anche un simbolo che intreccia fede, storia mineraria e memoria civile, reso vivo dall’impegno instancabile della Sacra Lega San Michele e dei suoi protagonisti.

Articoli correlati

banner italpress istituzionale banner italpress tv