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Il film “Franchitto” del poliziotto antimafia Arcoraci premiato all’International Police Awards Arts Festival

Redazione 3

Il film “Franchitto” del poliziotto antimafia Arcoraci premiato all’International Police Awards Arts Festival

Mer, 10/09/2025 - 09:04

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Il Film autobiografico “Franchitto” che narra la storia realmente vissuta del poliziotto siciliano Franco Arcoraci, che sfidò la mafia, diretto dallo stesso, sarà premiato all’International Police Awards Arts Festival, che si terrà ad Orio al Serio, il 12 settembre, nel centro commerciale Oriocenter.

Un premio alla cultura della legalità contro la paura e l’omertà contro l’ignoranza che vive nella delinquenza che uccide. L’International Police Award Arts Festival è una rassegna che celebra l’azione delle Forze dell’Ordine attraverso tutte quelle forme artistiche che hanno dato e danno lustro alla loro missione come il cinema, la letteratura, la musica, la televisione, il giornalismo, il teatro e il mondo della Cultura in generale hanno sempre tratto grande ispirazione dal loro operato, sottolineandone la dimensione umana. Premiate tale impegno significa premiare il coraggio di chi indossa la divisa che è un impegno a favore della collettività. Il film “Franchitto”, la cui visione è disponibile su Amazon PrimeVideo e su Tim Vision, tradotta anche in lingua inglese e spagnolo, sta riscuotendo un enorme successo non solo in Italia ma anche a livello internazionale

Il Film, prodotto da Venarc Comunicazione e realizzato con la collaborazione di diverse associazioni, completamente autofinanziato e con fondi privati, senza l’ausilio di fondi pubblici, è ambientato nei Comuni di Milazzo, Spadafora, Oliveri e Barcellona Pozzo di Gotto, narra la vicenda storica dello stesso Franco Arcoraci, poliziotto pluripremiato per le tante operazioni di polizia e la cattura di pericolosi latitanti di mafia, magistralmente interpretato dall’attore Rosario Petix. Franco Arcoraci conosciuto e temuto nell’ambiente delinquenziale con lo pseudonimo di “Franchitto”, ha lavorato, a partire dagli anni 90, per circa 25 anni, a Barcellona Pozzo di Gotto, presso il commissariato di P.S. squadra investigativa, sfidando con coraggio la criminalità, ossia la mafia, che affliggeva quotidianamente gli abitanti delle cittadine del messinese.

Il protagonista, combattuto tra il dovere di far rispettare la legge e il richiamo degli affetti familiari, non si lasciò mai piegare dalla paura nonostante le minacce e la preparazione di un attentato da parte di un commando nei suoi confronti che affrontò sempre con coraggio e a viso aperto, infiltrandosi nel cuore della mafia siciliana.

“Franchitto” non è solo un film di denuncia o un poliziesco teso e coinvolgente, è soprattutto il ritratto di poliziotti spesso lasciati soli davanti al male, di individui che pagano sulla propria pelle il prezzo dell’integrità.

È un film che pone in luce quanto sia sottile il confine tra ciò che è giusto e ciò che è necessario, tra il dovere e la rinuncia, tra chi combatte e chi sceglie il silenzio. Ed è in questo contraddittorio universo che si muove Franchitto, come tanti uomini e donne, che, ancora oggi, lottano nell’ombra senza utilizzare passamontagna per coprire il volto ma mettendoci sempre la faccia perché come afferma lo stesso il tutto va affrontato con la giusta paura e un pizzico di coraggio.

Un film che pone in risalto la paura, il coraggio, il dovere, la solitudine, la percezione del silenzio dello Stato, ma anche la diffidenza della gente comune (che non vuole guai) da cui spesso le forze dell’ordine si sentono abbandonate.

Il Film si prefigge la finalità, inoltre, di veicolare un messaggio pedagogico e culturale che, nel porre in luce la crudeltà spietata dell’organizzazione criminale più nota al mondo, insegni, nel contempo, ai giovani che è possibile combatterla non nutrendo timore, ma ispirandosi alla cultura della giustizia, della legalità, della meritocrazia, del progresso civile ed umano.

Il cast di “Franchitto” vanta nomi di spicco del panorama cinematografico italiano: Rosario Petix, Vincent Riotta, Nando Morra, Turi Giuffrida, Tony Sperandeo, Francesca Rettondini, Giusy Venuti, Angelo Maria Sferrazza, Marilena Piu’, Loredana Scalia, Tony Gangitano, Mario Pupella, Giuseppe Pollicina, Ivan Bertolami, Barbara Bacci e per la prima volta nello schermo Daniela Lucchesi.

Da segnalare, inoltre, la partecipazione speciale di Guia Jelo.

Il film con la direzione della fotografia di Alfio D’Agata è distribuito da Cinemaset .La rassegna vedrà, inoltre, molte prestigiose presenze. Venerdì 12 settembre alle ore 15:00 oltre alla proiezione del film finalisti sarà presentata la retrospettiva del regista francese Olivier Marchal, ospite d’onore del Festival. Saranno proiettati, dopo la retrospettiva di Marchal, il film del vincitore del Festiva il kalako “Wazhymuoan” del regista Kanagat Mustafin e il film napalese “Crawling Crows”. Un nota di merito va al film italiano “Gli elefanti” di Antonio Maria Castaldo che si aggiudica il premio come miglior film di polizia

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