I parenti delle vittime della strage di via D’Amelio e coloro i quali sono stati condannati all’ergastolo in seguito alle false dichiarazioni del pentito Vincenzo Scarantino, sono parte civile al dibattimento che si è aperto a carico di quattro agenti di polizia accusati di depistaggio. Il processo si e’ aperto davanti al tribunale collegiale di Caltanissetta, presieduto da Alberto Davico e vede sul banco degli imputati gli ex agenti del gruppo “Falcone – Borsellino” che subito dopo la stragi venne istituita e guidata da Arnaldo La Barbera: Vincenzo Maniscaldi, Giuseppe Di Gangi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli. Sul “depistaggio” per le indagini di via D’Amelio in seguito alle false dichiarazioni del collaboratore Scarantino sono finiti sotto processo altri tre poliziotti (per loro e’ stata la dichiarata la prescrizione sia in primo sia in secondo grado e dopo 14 mesi si attende ancora il deposito delle motivazioni). Durante il processo a carico di Mario Bo e altri due colleghi e quello “Borsellino quater” i quattro poliziotti oggi sotto processo avrebbero reso dichiarazioni differenti e in alcuni casi si sarebbero trincerati dietro ai “non ricordo”. Da qui l’accusa da parte della procura nissena e l’inizio del nuovo processo.
Caltanissetta. Strage via D’Amelio, nuovo processo a 4 agenti di polizia
Mar, 23/09/2025 - 14:48
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