Porte girevoli in Procura a Caltanissetta. C’è chi arriva e chi va. Succede spesso con l’avvio delle attività giudiziarie d’autunno. Nei giorni scorsi negli uffici inquirenti di via Libertà si è insediato il pm Luigi Lo Valvo dopo una lunga attività negli uffici di Gela. E arrivano anche Gloria Andreoli e Elenia Manno da Agrigento che hanno presentato domanda di trasferimento per gli uffici giudiziari nisseni. Se ne andranno, nei mesi prossimi, invece, i pm Dario Bonanno e Stefano Sallicano. Il primo è destinato alla procura di Catania mentre il secondo a quella di Palermo. Sono stati gli stessi magistrati a presentare istanza di trasferimento e la quinta commissione le ha accolte. Ora spetta al plenum dare l’ok definitivo al trasferimento. E di mesi ne trascorreranno ancora un po’. Tutto questo avviene mentre al Comune di Caltanissetta si lavora alla costituzione del centro per la giustizia riparativa. Da quando questo strumento è stato attivato in tanti hanno chiesto di accedervi. Così la Giunta comunale ha già dato il suo parere positivo e il protocollo che dovrà essere sottoscritto con la presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta Mimma Motta. In Italia, la giustizia riparativa ha ricevuto un impulso significativo con la riforma Cartabia, che ne ha previsto l’inserimento nel codice di procedura penale. Questo ha aperto la strada a percorsi riparativi anche in fase processuale, con l’ausilio di facilitatori formati e centri specializzati. Tuttavia, la sua applicazione resta ancora limitata, spesso ostacolata da una cultura giuridica fortemente retributiva e da una scarsa conoscenza tra operatori e cittadini. I benefici della giustizia riparativa sono molteplici: riduzione della recidiva, maggiore soddisfazione delle vittime, promozione della responsabilità personale e della coesione sociale. In ambito minorile, in particolare, ha dimostrato di essere uno strumento prezioso per favorire percorsi educativi e di reinserimento. Ma per diventare davvero una risorsa diffusa, la giustizia riparativa ha bisogno di essere conosciuta, sostenuta e integrata nei percorsi giudiziari e sociali. Nel frattempo a Caltanissetta si inizia a lavorare per creare una base sulla quale iniziare a pensare ad un percorso facile per chi vuole accedere a questo meccanismo.
Gio, 04/12/2025 - 20:45

