24 agosto, il ricordo che non si spegne: Carmela Obarba rievoca la tragedia che colpì un’intera comunità
Era la mattina del 24 agosto 2018 quando un tragico incidente sconvolse la comunità, portando via in un istante tre vite: Enzo, il padre Salvatore e la sorella Flavia. Un evento che lasciò attoniti parenti, amici e l’intera città, incapace di accettare una perdita tanto improvvisa quanto crudele.
A distanza di sette anni, il dolore resta vivo. E oggi, come allora, si rinnova il bisogno di ricordare, di non lasciare che quella ferita cada nell’oblio.
A farsi portavoce della memoria è Carmela Obarba, che in queste ore ha affidato alle sue parole un ricordo intriso di commozione e gratitudine:

“Caro Enzo, nel cuore della notte, non vorrei pensare a questo anniversario ma il ricordo di quella tragica mattinata del 24 agosto 2018 mette in primo piano quel grido di dolore che turbò profondamente la mia esistenza per la tua tragica morte assieme a quella di tuo papà Salvatore e di tua sorella Flavia coinvolti in quel maledetto incidente mattutino, il cui ricordo è rimasto perennemente indelebile nella mia mente. Ecco perché oggi voglio pensarti come quando mi chiamavi zi Carmelu o don Carmelo con il tuo sorriso che indicava il tuo sereno stato d’animo, il tuo entusiasmo, la tua voglia di fare, il tuo altruismo e soprattutto la tua benevolenza verso tutti. Mi sei stato vicino, abbiamo condiviso appieno il servizio di informazione per le nostre comunità a cui tu hai entusiasticamente collaborato: sei stato il mio sostegno, sei stato come uno di famiglia, premuroso e attento; insomma, sei stata una persona vera! Enzo, Salvatore e Flavia, non vi ho dimenticato. Mi mancano i vostri sorrisi! Riposate in pace! Gli amici non vi hanno mai dimenticato”.
Parole che non sono soltanto un ricordo personale, ma un testamento collettivo: la testimonianza di un legame che continua oltre la morte, di un’amicizia e di una collaborazione che hanno lasciato il segno.
Il tempo, si sa, attenua le ferite ma non cancella le cicatrici. Il 24 agosto resta un giorno di dolore per tutti coloro che conobbero e amarono Enzo, Salvatore e Flavia, ma anche un giorno di memoria viva, di comunità unita nel ricordo.
Perché se la vita terrena si è spezzata all’improvviso, il loro sorriso continua ad accompagnare chi li ha voluti bene, trasformando il lutto in un patrimonio di affetto e riconoscenza che non conosce fine.

