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Mafia, blitz nell’Agrigentino: ordini e direttive impartiti dal carcere

Redazione 3

Mafia, blitz nell’Agrigentino: ordini e direttive impartiti dal carcere

Gio, 10/07/2025 - 11:49

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Ordini e direttive impartite dal carcere. Così i boss finiti dietro le sbarre continuavano a curare gli affari del clan. E’ quanto emerge dall’operazione eseguita dai carabinieri del Comando provinciale di Agrigento che all’alba di oggi hanno eseguito un provvedimento di fermo, emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, a carico di 13 indagati, 5 dei quali già in carcere. Per loro l’accusa, a vario titolo, è di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver agito utilizzando il metodo mafioso ovvero per agevolare Cosa nostra. Gli investigatori dell’Arma sottolineano, infatti, i “sempre più pericolosi, persistenti e documentati collegamenti tra gli associati ristretti all’interno del circuito carcerario e gli ambienti criminali esterni”. È stato riscontrato, infatti, un “sistematico utilizzo di apparecchi telefonici da parte degli uomini d’onore, o di soggetti contigui al sodalizio, durante i rispettivi periodi di detenzione”. Un elemento, avvertono gli investigatori, che ne lascia “inalterate le capacità di comando” consentendo loro di mantenere i contatti con l’esterno e di “impartire ordini e direttive”.

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