Salute

In vista del referendum dell’8 e 9 giugno la Cgil organizza due incontri con il segretario generale Landini a Gela e Caltanissetta

Redazione 1

In vista del referendum dell’8 e 9 giugno la Cgil organizza due incontri con il segretario generale Landini a Gela e Caltanissetta

Lun, 19/05/2025 - 16:09

Condividi su:

 CALTANISSETTA. Nell’ambito della campagna referendaria per il voto dell 8 e il 9 Giugno promossa dalla Cgil di Caltanissetta insieme al Comitato Provinciale e ai Comitati Comunali  che si sono  costituiti in tutta la Provincia, sono stati organizzati due incontri : martedì 20 Maggio e mercoledì 21 Maggio alla presenza del Segretario Generale CGIL Maurizio Landini . Lo ha reso noto il segretario provinciale della Cgil Rosanna Moncada.

Il 20 Maggio  a Gela al Tropico Med alle ore 21,30 mentre l’ appuntamento di mercoledì 21 a Caltanissetta inizierà dalle 15:30 presso la Biblioteca Scarabelli. Entrambi gli appuntamenti vedranno il coinvolgimento di giovani, di lavoratrici, di lavoratori  e di  tutti coloro che vorranno partecipare.

Un confronto diretto per rappresentare le grandi criticità del territorio legate a un offerta lavorativa sempre piu debole e insufficiente e alle condizioni di vita sempre piu precarie in termini di istruzione ,sanità e infrastrutture.

Ma l’incontro con il Segretario Generale della Cgil Maurizio Landini costituirà un occasione  per  far sentire attraverso la voce dei lavoratori e dei giovani la volontà di  dare una svolta alla propria condizione di vita e di lavoro perché con il voto sui 5 quesiti referendari dell’8 e del 9 Giugno (Quattro sono relativi al mondo del lavoro, uno inerente al diritto alla cittadinanza) ciascuno  di noi potrà scegliere di partecipare responsabilmente al cambiamento di questo Paese .

L’obiettivo è chiaro e incontrovertibile: ossia intervenire in modo diretto e radicale su normative che hanno prodotto un sistema del lavoro fondato sulla precarietà sull’indebolimento delle tutele, sulla deresponsabilizzazione delle imprese e sull’esclusione di milioni di persone dai diritti fondamentali.

In momento in cui le scelte politiche non fanno altro che peggiorare le condizioni del nostro Paese e in particolare del mezzogiorno del nostro Paese i temi del referendum si rivolgono alle aree interne del nostro territorio dove il lavoro o non c’è, o è precario e sottopagato

“Non si vota un partito. Si vota per cambiare direttamente le proprie condizioni di vita. I cittadini hanno in mano un’opportunità concreta per invertire la rotta”, ha concluso Rosanna Moncada.