E’ stata un’altra giornata all’insegna degli incendi in Sicilia. Nel palermitano, in particolare, il maggior numero di interventi, a causa del forte vento di scirocco che ha propagato le fiamme. E ci sono purtroppo due morti a causa dei roghi.
A Trappeto un uomo è deceduto nel tentativo di abbandonare la propria abitazione a causa di un incendio che si era propagato al suo interno. La vittima stava provando a fuggire quando, secondo la prima ricostruzione, già in salvo dalle fiamme, sarebbe stato colto da un improvviso malore. A Mazzaforno, nei pressi di Cefalù, una donna è stata trovata priva di vita e semicarbonizzata poco lontana dal maneggio di proprietà, dove si era recata per mettere in salvo i cavalli a causa di un incendio che era scoppiato nelle vicinanze e che sarebbe poi arrivato fino alle stalle.
Sull’accaduto indagano i Carabinieri. Sempre a Mazzaforno, ma sulla spiaggia, alcuni turisti sono fuggiti dalle fiamme in avvicinamento e sono stati fatti evacuare dal mare con imbarcazioni della Guardia Costiera e di privati che le hanno messe a disposizione.
Per questo motivo, è stato chiuso il tratto di A20 tra Cefalù e Castelbuono, con traffico deviato sulla statale 113. Sono stati oltre 50 gli interventi da parte dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e del Corpo Forestale della regione Sicilia. Tra i roghi domati o in corso di spegnimento, si segnalano quelli di Caltavuturo, a Carini in località Lo Zucco, a Contessa Entellina e nei dintorni di Santa Cristina Gela, sulle Madonie nei pressi della statale 120.
A Palermo, è stato spento nel primo pomeriggio l’incendio alla discarica di Bellolampo, e come riferisce la Rap “ogni pericolo è stato scongiurato” in riferimento all’eventuale rischio diossina.
Dopo diverse ore, è stato domato anche il rogo sul ponte Bonagia, dove in mattinata si è assistito a scene apocalittiche: un canneto aveva preso fuoco e le fiamme avevano avvolto anche una macchina, rendendo irrespirabile l’aria della zona. Il tratto stradale era stato di conseguenza chiuso.
Non desta infine preoccupazioni, come riferisce il sindaco Lagalla, l’incendio scoppiato al confine tra il Parco Cassarà e il campus dell’Università degli Studi di Palermo, dove delle sterpaglie hanno preso fuoco nel pomeriggio e si erano avvicinate minacciosamente nei pressi degli edifici 15 e 18, per fortuna lambendoli soltanto e senza che siano stati riportati danni a persone o cose.