Salute

“Malasanità” nel nisseno, una situazione di cui è complice il cittadino silente

Sergio Cirlinci

“Malasanità” nel nisseno, una situazione di cui è complice il cittadino silente

Ven, 21/04/2023 - 19:55

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Come annunciato giorni fa sul Gruppo Facebook Caltanissetta 4.01, in un post, e dopo un’attenta analisi, sono arrivato a questa mia ennesima riflessione.
La sanità locale non è sicuramente un nostro fiore all’occhiello, spesso apprendiamo situazioni di malasanità, di disagi e disservizi vari. Ovviamente non è così sempre, ci mancherebbe altro, ma oltre a situazione andate per come sarebbe giusto andassero tutte, delle volte il non dover patire certe esperienze negative dipende, oltre alla bravura del personale sanitario tutto, anche dal chi siamo. “Cu avi amici è francu di guai”.

Partendo dalla premessa che non si vuol assolutamente screditare il personale sanitario, che nella stragrande maggioranza fa enormi sacrifici per colmare lacune strutturali e/o organizzative, va da se che leggiamo giornalmente lamentele e tanto altro.
Sono anni che le cose non vanno bene, per onestà intellettuale va detto, e spesso e volentieri la politica attacca o difende, parla o tace, ciò ovviamente dipende da chi comanda in quel preciso momento.

Oggi abbiamo al governo regionale e nazionale il centrodestra, ieri il centrosinistra, ma per i cittadini nulla o poco è cambiato. Giorno dopo giorno, assistiamo a quello che parrebbe un progetto mirato e ben studiato, con un lento, ma costante, depotenziamento del pubblico a favore del privato. Purtroppo, ad onor di verità, non è un problema soltanto locale, ma il mal comune non è mai stato mezzo gaudio. Varie leggi stanno purtroppo andando verso questa direzione, non ultimo il Ddl sull’autonomia differenziata, avvalorata anche dal nostro governo regionale.

Noi cittadini, abbiamo delegato ed eletto, per far “difendere” i nostri diritti costituzionali, art. 32 della Costituzione,(La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività…) onorevoli, senatori, deputati, sindaci e consiglieri. Loro, sempre dal punto di vista con il quale si guarda, stanno portandoci, sia con leggi, per chi governa, gli altri, delle volte con silenzi, o con una certa ed evidente accondiscendenza, ovviamente per opportunismo politico, ad una situazione di non ritorno. Vero è che noi a livello legislativo nulla possiamo fare, se non al limite raccogliere le firme per un referendum, ma sottovalutiamo spesso il nostro enorme “potenziale” dell’essere cittadini.

Se così come è vero che noi non possiamo entrare nella aule di governo per legiferare, possiamo però far pressione verso chi in quelle aule le frequenta e legifera ed è pure ben remunerato.
Scrivere fiumi di parole, sia sul social sia sui giornali, lamentarci dei continui disagi e disservizi, penso che ai nostri politici interessi ben poco.”lassamuli parlari”, penseranno.
La maggioranza di questi nostri delegati, al netto di qualcuno o di qualche dichiarazione, spesso fatta sia per giustificare il loro stipendio o per certificare, in alcuni casi la loro esistenza in vita, nulla di concreto hanno fatto e fanno.

Non parliamo poi di chi tace miseramente su questo tema e chi, ancor peggio, giustifica l’ingiustificabile con difese assurde e ridicole che cercano anche di negare le evidenze.
“People have the power”, cantava Patti Smith. Ma questo potere deve essere ben chiaro principalmente a noi e poi a chi di dovere. Il potere del popolo bisognerebbe esercitarlo giornalmente e non solo il giorno delle elezioni, dando il nostro voto a chi, in alcuni casi, ci ha promesso qualcosa o sol perchè fa parte del partito a noi caro. Dovremmo avere il coraggio di votare anche per una persona che, pur non facendo parte di del nostro schieramento, ha dimostrato con fatti concreti impegno, capacità e volontà di fare.

Ma se poi ciò non avviene e votiamo chi nella passata legislatura ha “dormicchiato”, come avviene in alcuni casi, o peggio votiamo personaggi lontani da noi, sol perchè qualcuno ci ha detto di farlo, difficilmente cambierà qualcosa, almeno per noi.
Noi cittadini abbiamo un grande potere, spesso molto più incisivo della matita, quella di invadere le piazze richiamando ed inchiodando i nostri politici alle loro responsabilità, agli impegni presi, denunciando le loro manchevolezze.

Anche perchè vi è una differenza sostanziale tra noi e loro, loro sono di passaggio noi ci siamo e ci saremo sempre, ma subiremo il buono, poco, ed il cattivo lavoro, tanto, da loro fatto negli anni.
Ma se, davanti alla continua negazione dei nostri diritti costituzionali, non abbiamo il coraggio di ribellarci, di certo le cose non miglioreranno da sole. Assisteremo giorno dopo giorno ad una perdita dei nostri diritti e a piangerne le conseguenze maggiori saranno in primis le classi meno abbienti.
Non si commetta però l’errore di pensare di essere al riparo perchè tanto “io me lo posso permettere”, oggi potrebbe essere così, ma domani chi può dirlo ?

Ecco perchè il solo lamentarsi serve a ben poco.
Quindi in conclusione il COLPEVOLE è solo ed esclusivamente il CITTADINO SILENTE, che si lascia “mortificare” ed accetta passivamente senza protestare.
Quando vediamo qualcuno che si prende la briga di organizzare una protesta, invece di deriderli, come qualcuno fa stupidamente, di rimanere a casa, si abbia il coraggio di partecipare, di scendere in piazza. Ciò, a maggior ragione, diventa un obbligo per chi ha subito, non bisogna temere di essere “visti”, e se qualche politico vi “richiama”, bisogna avere il coraggio di rinfacciargli le sue responsabilità nel non aver fatto o detto nulla. Nessuno, sia chiaro, pretende proteste alla francese, ma un po’ più di rispetto per noi stessi quello sarebbe il minino.

Anche l’informazione locale, non tutta, ha le sue responsabilità, stia dalla parte dei cittadini, in caso contrario è anch’essa responsabile per non evidenziare le cose che non vanno e l’inefficienza politica, che invece andrebbero “denunciate” con molta enfasi.

Il “pari mali” sappiate non aiuterà se ci dovessimo trovare a vivere certi disagi, non ci aiuterà a guarire o a velocizzare cure e quant’altro, sempre che non si abbiano “i giusti numeri di telefono”.
Al politico basta tenersi buoni i “portatori di voti” ed il gioco è fatto. Quindi se non siete portatori di voti o se anche lo siete, fate attenzione perchè il vento cambia e domani potreste non essere tra gli amici “preferiti”.
Riflettete bene sul fatto che quando leggete o sentite dire di qualcuno che ha patito un disagio, un disservizio o un caso di malasanità, attenzione quel qualcuno domani potreste essere voi o una persona a voi cara.
Adesso fate pure i dovuti scongiuri, ma la realtà questa è, che vi piaccia o no è così. Ad Maiora

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