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Perseguita per anni due vicini di casa: arrestata dai carabinieri

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Perseguita per anni due vicini di casa: arrestata dai carabinieri

Ven, 24/02/2023 - 10:05

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Ha perseguitato per anni due vicini di casa, uno dei quali parzialmente invalido, tanto da rendere la loro vita un inferno con continue minacce di morte: per questo una donna 57enne fiorentina è stata arrestata dai carabinieri della stazione di Firenze Peretola e condotta in carcere in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Firenze su richiesta della locale Procura.

Il provvedimento, spiega una nota dell’Arma, scaturisce dalla “gravità indiziaria documentata” dalle indagini dei carabinieri, avviate in seguito alle querele formalizzate dai due vicini di casa “ridotti, in condizioni intollerabili, a vivere nella perdurante paura della donna e delle sue quotidiane e annose sfuriate”. L’indagata, nonostante già condannata con sentenza irrevocabile per maltrattamenti, a causa della sua dipendenza da alcol e stupefacenti, “avrebbe perseverato nel perpetrare ulteriori condotte persecutorie a danno dei propri condomini” di una palazzina in via Liguria, in località Le Piagge. 

Secondo quanto emerso dalle indagini dei militari di Peretola, abitualmente sotto l’effetto di alcol o stupefacenti, l’arrestata avrebbe dal 2017 ad oggi “reiteratamente minacciato di morte i suoi due vicini, suonato ripetutamente ai loro citofoni e sferrato calci alle porte di ingresso delle loro abitazioni, ingenerando in essi un grave stato di ansia e perdurante paura”, tanto da indurli più volte a richiedere l’intervento dei carabinieri al 112 per tutelare la propria incolumità. Le condotte persecutorie contestate all’indagata sono quelle di ingiurie, minacce di morte (proferite anche davanti ai carabinieri più volte intervenuti per placare gli animi), urla forsennate, intimazioni a non denunciare le proprie sfuriate.

In una circostanza la 57enne avrebbe persino affrontato improvvisamente e di persona uno dei perseguitati, afferrandolo improvvisamente da dietro il collo, tirandogli dietro un bastone, costringendolo a fuggire dal pianerottolo condominiale terrorizzato e a rifugiarsi nella propria abitazione. Il movente degli atti persecutori verosimilmente compiuti dalla donna sarebbe da individuarsi nelle lamentele dei vicini per le sue abitudini di vita insolite e per le sue sfuriate anche in piena notte: sarebbe stato l’intervento di una pattuglia ad accendere per sempre in particolare il rancore della donna nei confronti dei due vicini.

Questi, pur avendo negli anni cercato di evitarla, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbero stati costretti a subirne la convivenza, nel costante terrore di ricevere del male dalla donna. Eventualità in una circostanza sfiorata, in particolare quando, sapendo che uno dei due vicini era stato convocato come teste in un procedimento penale in cui la donna era imputata per maltrattamenti contro la madre convivente, quest’ultima avrebbe aperto la porta mentre l’uomo stava uscendo di casa e dirigendosi verso di lui in modo visibilmente alterato gli avrebbe intimato di deporre in maniera a lei favorevole in udienza, prospettandogli gravi ritorsioni fisiche.

Le dichiarazioni depositate dai due vicini nelle querele avrebbero trovato riscontro nelle prove da essi allegate: sono centinaia i video e le registrazioni analizzati e ascoltati dai carabinieri, materialmente eseguiti dalle due vittime con i propri smartphone per documentare nel tempo le persecuzioni contestate all’indagata. L’indagata è stato associata alla casa circondariale di Firenze-Sollicciano.

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