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Federcontribuenti, 50% percepisce meno 1.100 euro al mese

Redazione

Federcontribuenti, 50% percepisce meno 1.100 euro al mese

Sab, 25/02/2023 - 09:24

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“Il tasso di occupazione in Italia e’ pari al 58% mentre nel resto della Ue e’ del 70%, e questo 58% ha uno stipendio inferiore a 1.100 euro e lavora senza turni, giorni di riposo, orari adeguati. E a dare il 95% della forza lavoro in Italia sono le aziende con meno di 10 dipendenti, proprio quelle che rientrano nella categoria dei clienti fissi di Agenzia delle entrate e della riscossione e delle banche”.

Lo scrive, in una nota, il presidente di Federcontribuenti Marco Paccagnella evidenziando uno studio fatto dall’associazione dei consumatori sugli stipendi dei lavoratori italiani. Federcontribuenti pone l’accento anche sulla situazione delle partite Iva. “Solo l’1% delle P.iva dichiara di guadagnare piu’ di 100 mila euro – ricorda Paccagnella – il restante 95% fatturano circa 30 mila euro l’anno lordi. Un forfettario che guadagna 30 mila euro l’anno paghera’ di imposte circa 9 mila euro; dopodiche’ dovra’ detrarre stipendi, spese per energia, fornitori affitti e prestiti con finanziarie.

Come puo’ quindi un imprenditore garantire uno stipendio adeguato se prima lui e’ costretto a vivere con solo il 30% di cio’ che guadagna? Fin quando lo Stato prelevera’ il 70% del fatturato gli stipendi saranno sempre pari a 2 euro l’ora e il numero di poveri e’ destinato a crescere costringendoci a pagare sussidi su sussidi che impediscono investimenti volti allo sviluppo economico del Paese. Meno tasse sul lavoro significano stipendi piu’ alti per tutti, significano meno sussidi e crescita economica per tutti. Un P part time guadagna scarsi 700 euro al meso e il 55% dei contratti lavorativi sono oggi part time e le fasce di eta’ maggiormente colpiti sono tra i 30 e i 50 di eta'”.

A questo punto, sottolinea il presidente di Federcontribuenti, piuttosto che ragionare sul reddito di cittadinanza, bisogna pensare al reddito universale: “Stabilito che non si puo’ vivere con meno di 1000 euro al mese cadauno, occorre dare soldi a chi ha uno stipendio inferiore a tale soglia per far si’ che tutti chiedano assunzioni in regola perche’ a tutti converrebbe.  Contemporaneamente occorre rivedere l’attuale normativa sul costo del lavoro”. 

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