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San Cataldo, triduo di S. Antonio: in programma mercato artigianale e benedizioni

Redazione 2

San Cataldo, triduo di S. Antonio: in programma mercato artigianale e benedizioni

Sab, 14/01/2023 - 20:39

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La Chiesa Madre ha pubblicato il programma dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate, venerato nella piccola chiesetta di Sant’Antonio, nel quartiere S. Antonio (vicino il carcere).

Ci sarà un triduo di preparazione nei giorni 19, 20 e 21 gennaio, con la Celebrazione Eucaristica alle ore 17.00, mentre, domenica 22 gennaio, giorno della festa, in Piazza S. Antonio, dalle ore 16.00 alle ore 20.00 ci saranno dei mercatini dell’artigianato e dei prodotti agro-alimentari. Alle ore 17.00 sarà celebrata la Santa Messa a cui farà seguito la benedizione del pane di Sant’Antonio, e nella Piazza, l’omaggio floreale del quartiere al suo Patrono, il giro della statua del Santo attorno alla Piazza e la benedizione con la reliquia dell’Abate Antonio.

Si ricorda quest’anno il 7° anno del gemellaggio tra il comune di San Cataldo e Milena accomunati dalla devozione in onore di Sant’Antonio Abate. Il comitato organizzativo invita a portare i propri animali in sicurezza.

Don Alessandro Giambra, rettore della chiesa di Sant’Antonio, ha coinvolto nella festa anche i commercianti presenti nel quartiere.

Antonio è uno dei più illustri eremiti della storia della Chiesa cattolica. Nato a Coma, nel cuore dell’Egitto, intorno al 250, a vent’anni abbandonò ogni cosa per vivere dapprima in una plaga deserta e poi sulle rive del Mar Rosso, dove condusse vita anacoretica per più di 80 anni: morì, infatti, ultracentenario nel 356. Già in vita accorrevano da lui, attratti dalla fama di santità, pellegrini e bisognosi di tutto l’Oriente. Anche Costantino e i suoi figli ne cercarono il consiglio. La sua vicenda è raccontata da un discepolo, sant’Atanasio, che contribuì a farne conoscere l’esempio in tutta la Chiesa. Per due volte lasciò il suo romitaggio. La prima per confortare i cristiani di Alessandria perseguitati da Massimino Daia. La seconda, su invito di Atanasio, per esortarli alla fedeltà verso il Conciliio di Nicea. Nell’iconografia è raffigurato circondato da animali domestici (come il maiale), di cui è popolare protettore. È invocato contro l’herpes zoster, protettore di macellai, salumai, norcini, canestrai, animali domestici.

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