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Per la prima volta eseguito in Italia dalla Polizia riconoscimento reciproco di congelamento e confisca di beni all’estero.

Redazione 1

Per la prima volta eseguito in Italia dalla Polizia riconoscimento reciproco di congelamento e confisca di beni all’estero.

Mer, 01/09/2021 - 08:25

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La confisca di beni di circa 16 milioni di euro ad un imprenditore salernitano di 55 anni, disposta dal tribunale di Salerno su richiesta della direzione distrettuale Antimafia, è stata eseguita dalla questura di Salerno e dal servizio centrale Anticrimine della Polizia di Stato.

A gennaio scorso nei confronti dell’imprenditore era stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, insieme ad altri 10 indagati, per i reati di intestazione fittizia di beni, peculato, interruzione di pubblico servizio, favoreggiamento personale, emissione di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio, turbata libertà degli incanti, abuso d’ufficio ed altro. Con questo provvedimento di confisca, esteso anche all’estero, per la prima volta nel nostro Paese è stata applicata la procedura introdotta dal nuovo Regolamento europeo in materia.

Il Tribunale, dopo il sequestro dei beni eseguito in concomitanza con gli arresti di gennaio, ha disposto la confisca di una società con sede in Italia, 2 associazioni di soccorso, 26 automezzi, 7 conti correnti bancari, 12 terreni siti in Capaccio, Salerno, un terreno a Zimbor in Romania e disposto anche l’applicazione della misura di prevenzione di obbligo di soggiorno per la durata di tre anni.

Il direttore centrale Anticrimine della Polizia di Stato, Francesco Messina ha sottolineato come “la confisca a carico dell’imprenditore salernitano costituisce il risultato concreto di una strategia adottata negli ultimi due anni dalla direzione centrale Anticrimine su tutto il territorio nazionale e che proseguirà allo scopo di innovare l’azione di contrasto alla criminalità organizzata strutturata, conseguendo l’importante risultato di colpire i patrimoni illecitamente accumulati. È importante rimarcare che per la prima volta nel nostro Paese è stata attivata la proceduta introdotta dal Regolamento europeo 2018/1805, entrato in vigore a dicembre 2020, concernente il riconoscimento reciproco del provvedimento di congelamento e di confisca dei beni, in questo caso eseguito in Romania”.

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