Salute

Covid: famiglia senza cibo, i carabinieri fanno la spesa

Redazione

Covid: famiglia senza cibo, i carabinieri fanno la spesa

Gio, 26/08/2021 - 21:54

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I carabinieri li aveva chiamati come ultima spiaggia, perche’ da altre istituzioni non riusciva a ottenere una mano d’aiuto. Da due giorni, i militari dell’Arma di Porto Empedocle, “armati” di sacchetti e scatoloni ricolmi di generi alimentari freschi e a lunga conservazione, fanno avanti e indietro dall’abitazione – in via Dello Sport – dove una famiglia (4 su 6 sono risultati, dal 20 agosto, positivi al Covid-19) e’ in isolamento. Gente che, nelle scorse ore, era rimasta senza acqua, senza alimenti per poter mettere assieme un pasto e perfino senza il latte per una neonata. Il capo famiglia, 52 anni, non puo’ uscire da casa per i lavoretti saltuari che era abituato a svolgere per sbarcare il lunario e sostenere la moglie di 38 anni e i figli di 15,17 e 18 anni, nonche’ l’ultima arrivata di tre mesi e mezzo. La situazione economica, gia’ grave a causa della disoccupazione dell’uomo, e’ adesso drammatica. Ma ad aiutare la famiglia ci hanno pensato i carabinieri. “Ci siamo messi in contatto con la Caritas e le altre istituzioni, ma nel frattempo la stazione dell’Arma ha pensato di fare un piccolo gesto che si e’ rilevato importante per la sopravvivenza della famiglia – ha spiegato il maresciallo maggiore, Igor Sistilli, di Porto Empedocle -. Abbiamo fatto la spesa, abbiamo soprattutto comprato il latte in polvere per la piccina. La signora e’ rimasta basita perche’ non si aspettava una risposta cosi’ immediata, non dai carabinieri almeno. Si aspettava qualcosa da altri enti. Non e’ facendo la spesa pero’ – ha concluso il sottufficiale – che si risolve una crisi economica cronicizzata, abbiamo solo dato l’esempio, niente di piu’ di quello che fanno sempre i carabinieri”.

Dalla compagnia dell’Arma di Agrigento, che e’ coordinata dal capitano Marco La Rovere, e dal comando provinciale con a capo il colonnello Vittorio Stingo, gia’ da qualche anno viene sistematicamente ricordato ai militari dislocati sul territorio di dare concretezza allo slogan “Possiamo aiutarvi”. E cosi’, a loro spese, i carabinieri stanno facendo. Si e’ mobilitato anche il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa che, venuta a conoscenza della situazione, ha subito sottoposto la questione al sindaco Ida Carmina chiedendo che vengano assicurati i beni di prima necessita’ per l’intero nucleo familiare, soprattutto per i minorenni e la neonata di 3 mesi e mezzo. Cocciufa s’e’ messa in contatto anche con il comandante provinciale dei vigili del fuoco Giuseppe Merendino e c’e’ la pronta, immediata, disponibilita’ dei pompieri per portare un’autobotte d’acqua e riempire cosi’ la cisterna a servizio dell’appartamento. “Ho chiamato il sindaco, gli assistenti sociali, perfino l’Asp e i pompieri – ha raccontato Maria, la moglie del disoccupato – ma hanno fatto tutti orecchie da mercante. Non abbiamo parenti che possano aiutarci e visto che perfino la piccina non aveva nulla da mangiare, ho chiamato i carabinieri”. (ANSA). 

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