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25 aprile: arriva sul tavolo del sindaco Gambino la richiesta di revoca della cittadinanza onoraria conferita a Benito Mussolini il 10 maggio 1924

Redazione

25 aprile: arriva sul tavolo del sindaco Gambino la richiesta di revoca della cittadinanza onoraria conferita a Benito Mussolini il 10 maggio 1924

Ven, 23/04/2021 - 21:33

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Con una nota al Sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino e al Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Magrì, in vista della ricorrenza del 25 Aprile, Festa della Liberazione, lo storico Filippo Falcone, in un documento sottoscritto anche da Nicola Boccadutri per l’Auser provinciale, Giuseppe Cammarata per l’Anpi e da Ignazio Giudice per Cgil, chiede venga revocata la cittadinanza onoraria che il Comune di Caltanissetta conferì, in occasione della sua visita in città il 10 maggio 1924, all’allora capo del governo Benito Mussolini, in visita ufficiale in Sicilia.
Scrive lo storico «Si ricorda che mentre gli schedati antifascisti venivano in quei giorni, per motivi di sicurezza, arrestati e condotti nel carcere di Malaspina, la città si preparava alla visita del duce che vi giungeva in quella data con un treno speciale.


Quella giornata è ampiamente descritta dai resoconti giornalistici dell’epoca: l’adunata delle oltre mille camicie nere, le scolaresche, le maestranze della città, la presenza della deputazione provinciale, del prefetto, del questore.
Mussolini, atteso per la mattina, arrivava con forte ritardo alle 13.55, raggiungendo il Municipio, dove gli veniva – da quello che scrivono i giornali del tempo – conferita la cittadinanza onoraria. Poi il discorso ufficiale al Teatro Margherita, ripartendo da Caltanissetta nel pomeriggio, per visitare le altre città siciliane».


Conclude lo storico sommatinese: «Qualora si trovasse nei registri deliberativi dell’archivio comunale dell’anno 1924 tale atto, la revoca qui richiesta assumerebbe un valore altamente simbolico, anche in ricordo dei siciliani e nisseni deportati o morti nei campi di concentramento nazisti, così come di quelli che il fascismo combatterono nella clandestinità e nella prigionia e ancora di chi alla Resistenza nel centro-nord partecipò personalmente. Tra quei nomi e quelle storie, molti sono i nisseni, come ampiamente documentato dall’ultima pubblicazione dello scrivente sui “Sovversivi” in Sicilia, basato su documenti ufficiali ricavati da vari archivi pubblici e privati».

Filippo Falcone

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