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IL PUNTO. Di Maio apre a Draghi. Conte, governo sia politico

Redazione

IL PUNTO. Di Maio apre a Draghi. Conte, governo sia politico

Gio, 04/02/2021 - 17:05

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A distanza di un giorno e mezzo dall’incarico affidato a Mario Draghi, dopo molte ore di silenzio ufficiale, parla il presidente del Consiglio uscente Giuseppe Conte. E lo fa in piazza, davanti Palazzo Chigi, dove viene posizionato un tavolino per contenere i numerosi microfoni (inevitabile la ressa di giornalisti e cameramen). Due i messaggi chiari di Conte: il primo, non e’ lui l’ostacolo alla nascita dell’esecutivo guidato dall’ex numero uno della Bce, un governo che dovra’ essere politico e non tecnico.

Il secondo e’ rivolto in primis ai 5 stelle, ai quali garantisce che restera’ in campo, ma anche a Pd e Leu, assicurando che il progetto di alleanza andra’ avanti. “In queste ore qualcuno mi descrive come un ostacolo alla formazione del nuovo governo, evidentemente non mi conosce o e’ in mala fede: i sabotatori vanno cercati altrove. Ho sempre lavorato e lavorero’ per il bene del paese e perche’ si possa formare un nuovo governo per risolvere le urgenze sul piano sanitario, economico e sociale”, premette Conte.

Quindi, il premier uscente nell’aprire all’esecutivo Draghi sembra indicare la strada per ottenere il via libera dei 5 stelle: “Auspico un governo politico che sia solido e che abbia quella sufficiente coesione per poter operare scelte eminentemente politiche perche’ le urgenze del paese richiedono scelte politiche e non possono essere affidate a squadre di tecnici”. Conte infine si rivolge direttamente agli “amici del Movimento”, assicurando: “Io ci sono e ci saro'”, e “agli amici di Pd e Leu” garantisce che il lavoro “insieme” continuera’ in un progetto sintetizzato “nella formula ‘Alleanza per lo sviluppo sostenibile'”.

Quelle di Conte erano parole attese anche per favorire lo sblocco di una situazione, in particolare interna al Movimento, che rischiava di avvitarsi fino all’implosione. Parole anticipate dall’apertura di Luigi Di Maio al premier incaricato. Un’ora prima della dichiarazione alla stampa di Conte, infatti, il titolare uscente della Farnesina si rivolge ai pentastellati: “Abbiamo il dovere di mostrarci maturi”, dice.

‘L’uno-due’ di Conte e Di Maio arriva dopo un’intera giornata in cui il Movimento ha vissuto una lacerazione interna, tra ‘bordate’ contro i tecnici e i tecnocratici e il “mai la fiducia a Draghi” e chi, invece, invitava alla riflessione e al non porsi direttamente all’opposizione. E forse non e’ un caso se, un minuto dopo che Conte ha terminato il suo breve discorso, Di Maio afferma: “Ringrazio profondamente Giuseppe Conte per le sue parole, per la responsabilita’ istituzionale mostrata ancora una volta, in un momento di grande difficolta’ per il Paese. Condivido pienamente la necessita’ di un forte impulso politico nel governo che andra’ a formarsi. Il Movimento gli e’ riconoscente e continuera’ ad essere protagonista anche grazie a lui”.

Anche il Pd accoglie con favore le ‘attese’ parole di Conte. “Visione, generosita’ e sensibilita’ istituzionale nelle parole Giuseppe Conte. Il suo impegno diretto rafforza la prospettiva di una alleanza politica nata con l’esperienza del suo governo”, commenta Dario Franceschini. “Grazie al Presidente Conte. Un discorso di grande responsabilita’ e lungimiranza”, twitta Nicola Zingaretti. E dopo un day after al tramonto definitivo del Conte ter e all’incarico a Draghi in cui a prevalere, ad eccezione di Pd e Iv, erano piu’ i ‘no’ e le chiusure, oggi al contrario sembra essere la giornata dei segnali distensivi e di apertura all’esecutivo dell’ex governatore di Bankitalia.

In attesa del calendario ufficiale delle consultazioni alla Camera, che dovrebbero prendere il via nel pomeriggio, e’ l’esplicito endorsement di Silvio Berlusconi a Draghi a smuovere le acque. Non che il favore del leader di Forza Italia nei confronti dell’ex numero uno della Bce sia una novita’, ma oggi il Cavaliere sceglie di rompere il silenzio e dire chiaramente da che parte si schiera il partito ‘azzurro’: “La scelta del presidente della Repubblica di conferire a Mario Draghi l’incarico di formare il nuovo governo va nella direzione che abbiamo indicato da settimane: quella di una personalita’ di alto profilo istituzionale attorno alla quale si possa tentare di realizzare l’unita’ sostanziale delle migliori energie del Paese”.

Berlusconi rivendica di essere stato l’artefice dell’arrivo di Draghi a Francoforte e garantisce che Forza Italia si porra’ nei confronti del tentativo di formare un governo in modo “responsabile e senza pregiudizio”, spiegando di attendersi un programma e una squadra di “alto profilo”. Infine, Berlusconi tiene a sottolineare l’importanza dell’alleanza di centrodestra, che intende “preservare”. Nuovi segnali di apertura anche dalla Lega, “disponibile e interessata a discutere di tasse, grandi opere, difesa dei confini, aiuti concreti per famiglie e imprese”, trapela da fonti della segreteria leghista, ma con un paletto ben preciso: “E’ immaginabile una riedizione del governo Conte con gli stessi ministri e un premier diverso”.

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