Salute

Italia, coronavirus. Arcuri: “In nove mesi avremo immunità di gregge”

Redazione

Italia, coronavirus. Arcuri: “In nove mesi avremo immunità di gregge”

Mer, 23/12/2020 - 09:58

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Domenico Arcuri, commissario straordinario all’emergenza Covid-19, che il 27 dicembre sarà allo Spallanzani di Roma per il Vaccine Day europeo, indica il cronoprogramma del piano vaccinale in una intervista a Il Fatto Quotidiano: “In totale toccheranno all’Italia 202 milioni di dosi, il 13,4% dell’Ue. Subito da Pfizer ne avremo 27 milioni: 8,8 nel primo trimestre 2021, 8,1 nel secondo trimestre, 10,1 nel terzo.

E l’Ue sta negoziando con l’azienda per farcene arrivare altri 13,5 milioni. Se il 6 gennaio Ema approverà anche Moderna noi siamo pronti per riceverne 10,8 milioni: 1,4 nel primo trimestre, 4,7 nel secondo e altrettante nel terzo. E l’Ue sta negoziando perché ce ne arrivino altri 10,8 milioni. Quindi abbiamo già la discreta certezza di 38 milioni per i primi tre trimestri: prima dose e richiamo per 20 milioni di italiani in nove mesi”. Il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli fissa in 42 milioni di italiani l’obiettivo di fine estate…

“Dice bene, ai 38 milioni di vaccini certi di Pfizer e Moderna bisogna aggiungere quelli che l’Ue sta negoziando con le stesse due case farmaceutiche, appunto, e poi gli altri che arriveranno in approvazione”, “IL faro sono quei 42 milioni di italiani: il 70%, l’immunità di GREGGE“. Un errore puntare troppo su Astrazeneca? “Non ci abbiamo puntato troppo noi, ma la centrale unica d’acquisto europea. Penso che sia una bella dimostrazione del modo di essere Europa: l’Ue negozia per tutti i Paesi e divide i vaccini sulla base di criteri certi e condivisi. Confido che, in tempi speriamo non troppo più lunghi, arrivino anche le 40 milioni di dosi di Astrazeneca”.

Per lo Spieget l’Ue ha ordinato una quantità minore da Pfizer e Moderna per non penalizzare la francese Sanofi, che è in ritardo… “L’Ue ha negoziato per acquisire i sei vaccini, europei e nordamericani, nella fase più avanzata di sperimentazione. Se qualcuno a settembre avesse sostenuto che avremmo iniziato in tutta Europa a fine dicembre sarebbe stato preso per pazzo”.

Quindi assicura: “Non ci saranno corsie preferenziali, né un mercato dei vaccini. Saranno gratuiti per tutti ed obbligatori per nessuno. Quando avremo dosi sufficienti, speriamo tra il secondo e il terzo trimestre, tutti potranno facilmente vaccinarsi. Coinvolgeremo anche i medici di base e i pediatri. La promessa solenne è: non lasceremo una sola dose di vaccino nei nostri depositi”

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