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Caltanissetta, vertice in prefettura: entro due anni la Ss 640 completa

Redazione

Caltanissetta, vertice in prefettura: entro due anni la Ss 640 completa

Gio, 08/10/2020 - 09:22

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«Entro i prossimi 24 mesi saremo in grado di completare i lavori attualmente in corso sulla ex scorrimento veloce 640: già stiamo lavorando ad un ritmo più elevato con l’obiettivo di completare il raddoppio dell’impor – tante arteria che collega Agrigento a Caltanissetta»: è stata questa l’infor – mazione data ieri mattina dall’ing. Paolo Porcelli, direttore generale della “Cmc” di Ravenna, assieme al collega Diego Liuzzo ed a Marco Travanini di “Empedocle”, l’altra impresa impegnata da più di dieci anni nella realizzazione dell’opera, nel corso della riunione svoltasi in videoconferenza e promossa dal prefetto di Caltanissetta Cosima Di Stani.

Il prefetto, accogliendo la richiesta avanzata dalle organizzazioni sindacali di categoria, ha convocato tutti i soggetti coinvolti in quella che sembra essere diventata una vicenda di cui ancora non si riesce a vedere la fine positiva. Una riunione alla quale hanno partecipato anche il sindaco del capoluogo nisseno Roberto Gambino, assieme all’assessore comunale Marcello Frangiamone, il dirigente dell’Anas Ettore De Lagrennelais, i sindacalisti Francesco Cosca (Fillea-Cgil), Franco Sodano (Filca-Cisl) e Nunzio Mangione (Fenea-Uil), ed il dirigente del Centro per l’Impiego di Caltanissetta Luigi Scarantino, tutti sostanzialmente preoccupati per le sorti future della ex Ss 640, che, a seguito delle frequenti interruzioni dei lavori degli ultimi mesi, ha reso difficile raggiungere la città nissena e rischia di lasciare senza lavoro decine di lavoratori.

Una situazione insopportabile, che ha dapprima spinto il viceministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri ad annunziare alla “Cmc” una sorta di “out out” («O si decidono a finire l’opera o vanno fuori…», ha detto nei giorni scorsi) e ieri ha indotto l’asses – sore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone a convocare per mercoledì prossimo a Palermo una nuova riunione con i dirigenti della “Cmc” e l’amministratore delegato e direttore generale dell’Anas Massimo Simonini, richiamando al tempo stesso «tutti gli attori di questa complessa vertenza alle proprie responsabilità, fermo restando che per il Governo Musumeci la soluzione sempre sul tavolo è la rescissione del contratto con Cmc».

Dopo gli interventi dei rappresentanti sindacali che hanno espresso perplessità anche sulla sorte futura dei 131 operai della “Cmc” che a febbraio (quando finiranno i benefici attuali della Cassa integrazione speciale) rischierebbero di rimanere senza lavoro (eventualità confermata dal responsabile del Centro per l’Impiego Luigi Scarantino), è intervenuto il sindaco Gambino, che ha chiesto di conoscere il crono programma dei lavori che “Cmc” ed “Empedocle” intendono realizzare da ora in avanti, sottolineando al tempo stesso che «la città non può continuare a subire le conseguenze delle difficoltà economiche in cui si è venuta a trovare l’impresa ravennate».

Anche il dirigente dell’Anas De Lagrennelais ha sottolineato il fatto che sino ad ora le due imprese stradali non hanno rispettato i tempi di esecuzione dei lavori. L’ing. Porcelli ha comunque provato a rassicurare gli intervenuti: «Ci sono stati dei grossi problemi di natura finanziaria – ha detto – ma speriamo di risolverli, cominciando da alcuni problemi contrattuali con l’Anas, l’azienda committente. Ed è per questo che, mentre al 1° agosto di operai in servizio ne avevamo solamente 40, adesso ce ne sono in tutto 167 che stanno lavorando nei cantieri esistenti tra la A 19 e la strada statale 626 (all’altezza del bivio “La Spia”).

A breve saremo anche in grado di fornire un crono programma dettagliato dei lavori». Il prefetto Di Stani, che è stata coadiuvata dai collaboratori Fabio Malerba, Michelangelo Patanè ed Emanuele Torrenti e che ha coordinato l’incontro con grande sensibilità, ha sottolineato che «la situazione presenta una certa fluidità, ed è per questo che va monitorata e aggiornata costantemente»: a questo fine ha pure fissato una nuova riunione che si svolgerà a fine novembre, per conoscere a quella data lo stato dei lavori e la sorte futura degli operai che rischiano il licenziamento. (di Giuseppe Scibetta, fonte La Sicilia)

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